Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trani e il Comitato Pari Opportunità dell'Ordine Forense di Trani manifestano la solidarietà degli Avvocati del Foro di Trani alla Collega iraniana NASRIN SOTOUDEH, condannata a 33 anni di carcere ed a 148 frustate sulla pubblica piazza, per il suo impegno nella tutela dei diritti umani e, in particolare, in difesa della libertà di religione delle donne iraniane.

         Rea di essere una Avvocata, dunque, e di essere apparsa in pubblico senza il velo; privata persino della possibilità di scegliere il proprio difensore.

         Quello di NASRIN SOTOUDEH non è, purtroppo, un caso isolato. Sono molti, infatti, in vari Paesi del mondo, gli Avvocati in pericolo per il solo fatto di ergersi a difesa dei diritti umani e fondamentali: pensiamo anche a quanto sta accadendo agli Avvocati turchi, ai quali è stata dedicata l'ultima "Giornata internazionale degli Avvocati minacciati", celebratasi il 24 gennaio scorso.

         Da tempo il Consiglio Nazionale Forense chiede al governo iraniano la liberazione della Collega SOTOUDEH, già in precedenza condannata a sei anni di carcere.

         Gli Avvocati del Foro di Trani, nell'unirsi all'azione del Consiglio Nazionale Forense, auspicano che le autorità nazionali e la comunità internazionale intervengano con fermezza presso il governo iraniano e richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica sull'importanza di garantire la libertà di esercizio della funzione difensiva.

         Difendere NASRIN SOTOUDEH e tutti gli Avvocati minacciati è un dovere civile perché, se non difendiamo gli avvocati, chi difenderà i diritti?