Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani


– appresi i recenti episodi accaduti in Turchia, di evidente restrizione se non abolizione dei principi fondamentali della democrazia e delle irrinunciabili libertà individuali, culminati addirittura con la sospensione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e la restrizione di massa delle libertà fondamentali di molte categorie sociali, tra cui avvocati, magistrati, docenti e giornalisti, tutti espressione, ciascuno nel proprio campo, dell’indipendenza di pensiero, della riaffermazione della giustizia e della difesa dei cittadini;


– ritenuto irrinunciabile il diritto del Popolo Turco e dei singoli Cittadini Turchi ad esprimere democraticamente e civilmente il proprio dissenso rispetto ai poteri forti dello Stato;


– stigmatizzato ogni tentativo di epurazione di massa di intere categorie sociali al solo scopo di azzerare ogni forma di opposizione, fino a colpire alla radice lo stesso pensiero libero;


– rifiutata ogni forma di accondiscendenza, anche solo tacita, di fronte alle palesi ingiustizie perpetrate ai danni dei popoli fratelli;


– rigettata ogni idea e forma di repressione – mai giustificata né giustificabile, nemmeno in tempi di crisi, emergenza e pericolo – che di fatto rappresenta il primo passo verso uno Stato totalitario;


– ritenuto irrinunciabile il rispetto dei diritti umani, della persona e della sua dignità;


– riaffermato il profondo attaccamento a queste Libertà fondamentali che costituiscono le basi stesse della giustizia e della pace nel mondo e il cui mantenimento si fonda essenzialmente, da una parte, su un regime politico veramente democratico e, dall’altra, su una concezione comune e un comune rispetto dei Diritti dell’Uomo a cui essi si appellano (cfr. preambolo della CEDU);


esprime


al Popolo Turco democratico e, in particolare, a tutta l’Avvocatura Turca piena solidarietà e incondizionato sostegno, ribadendo il principio che non ci può essere libertà senza Avvocatura, autentico e insopprimibile baluardo in favore dei cittadini e degli indifesi contro ogni forma di ingiustizia e sopruso, da qualsiasi parte provengano, a maggior ragione quando è lo Stato a rendersi autore del tentativo di mettere il bavaglio alla parte più libera della società civile o, peggio, di porre odiosi quanto inaccettabili limiti alle Libertà fondamentali personali.


Si pubblichi sul sito internet istituzionale e si comunichi al Presidente della Repubblica, al Ministro della Giustizia, al Ministro degli Esteri e al Consiglio Nazionale Forense.


Trani, lì 25.7.2016


Il Consigliere Segretario                                                                                      Il Presidente


  avv. Donato de Tullio                                                                                   avv. Tullio Bertolino