A PRESTISSIMO!


Se i sogni svaniscono all’alba, il nostro è volato via in un caldo pomeriggio salentino….Indulgenti colleghe, eminenti colleghi, il cammino dell’USF Ad Maiora Avvocati Trani 1997 nel 45° campionato nazionale forense si è bruscamente interrotto ai quarti di finale per mano dei colleghi padroni di casa leccesi, che in quel di Melpignano ci hanno sconfitto con un secco 5-1 al termine di una partita interpretata più sul filo dei nervi che sul filo del bel gioco.


Il ‘buon’ Julio Velasco, ct della nazionale di pallavolo che tutto vinse tranne l’oro olimpico, era solito dire: “Chi vince festeggia e chi perde spiega”…….il vostro amato scrivente, pur dotato di una finissima capacità di analisi tecnica (‘alla Gianni Brera’ per intenderci), preferisce inondarvi di pensieri vari ‘alla Pierluigi Pardo’ sulla settimana salentina, che ci ha visti sconfiggere Reggio Calabria con un rotondo 3-0 (doppietta di Dario Deluca e sigillo finale di Nicola Scassano) nella partita inaugurale del mini girone e perdere le successive due contro Palermo – nell’incontro conclusivo del girone ma ininfluente in quanto già qualificati- per 4-2 (goals di Dario Deluca e Francesco Barletta) e contro Lecce per 5-1 (rete della bandiera su rigore di Francesco Barletta).


Sotto il terso cielo salentino ho capito che chiedere ad Aldo Degennaro di contenere la propria foga agonistica è un po’ come scommettere la pensione della propria nonna sulla vittoria dell’Islanda agli Europei di calcio in Francia: avverabile solo a parole!; che la possibilità che nella partita più importante della stagione venissero contemporaneamente a mancare il ‘cuore’ e il ‘cervello’ del centrocampo dell’USF, Aldo Degennaro e Miki Mosca, era pari allo sbarco dei marziani sulla Terra: la prima si è, ahimè!, avverata, attendo ora gli Ufo sull’uscio di casa; che sconfiggere nettamente i colleghi leccesi nella doppia sfida di andata e ritorno del girone di qualificazione al Campionato Forense e perdere il quarto di finale è come pensare di aver fatto colpo sulla ragazza inseguita per 4 mesi, 3 giorni, 2 ore e 40 minuti per poi vedersi arrivare un whatsapp in cui lei ti scrive: “Ciao amico, ti dispiace se rinviamo la cena?” .


Osservando la corsa, il sudore, la fatica, la foga dei miei compagni in campo e la partecipazione simbiotica dei ragazzi in panchina ho capito che questi mesi non sono passati invano, perché un gruppo di colleghi si è trasformato in una banda di amici, capaci di condividere tutto: risate e delusioni, rabbia e leggerezza, rimproveri e complimenti, presente e soprattutto futuro; ecco perché definire ‘straordinario’ il percorso avviato un po’ di mesi fa non è esercizio di pura follia, quanto piuttosto la polaroid di una consapevolezza condivisa tra tutti noi dell’USF Ad Maiora Avvocati Trani 1997: da mister Magarelli, eccezionale compagno di risate, panchine, campo e tavola, a ognuno dei miei compagni di squadra, guidati da Capitan Passero -anima, cuore e motore della compagine tranese-, rivelatisi ragazzi e uomini di elevato spessore umano prim’ancora che tecnico.


Ai membri del Consiglio dell’Ordine di Trani, alle colleghe e ai colleghi tutti va il nostro sincero ‘grazie’ per l’affetto con il quale ci hanno seguiti, sostenuti e spronati; agli sponsors (Ad Maiora su tutti), che hanno reso materialmente possibile questa esperienza, la nostra riconoscenza.


Ora, se consentite, ci prendiamo un po’ di sana vacanza, ma restate svegli perché presto torneremo, convinti e determinati più che mai che il meglio debba ancora venire.


Avv. Vincenzo Corvasce