DA GRANDE VOGLIO FARE IL GUARDALINEE


Amatissime lettrici e carissimi lettori, lo so, vi sono mancato, almeno quanto una seduta all’estetista e l’apertura del Toma la Luna; anch’io sono felice di ritrovarvi, per cui bando alle ciance e riprendiamo il discorso interrotto poche settimane fa.


Nel corso di questo lungo mese di allenamenti atletici sotto la direzione del grande Benny Dilillo, la dirigenza, sempre in gran fermento, alla ricerca di nuovi talenti e nuovi finanziamenti, ha stretto un sodalizio con la casa editrice AD MAIORA, a cui diamo il benvenuto per una collaborazione sempre più ricca …….. di soddisfazioni!     


Ormai è chiaro, vi sono solo due squadre in Europa capaci di accendere gli animi e i cuori: il Leicester di mister Ranieri e l’USF AD MAIORA Avvocati Trani 1997 di mister Magarelli. Il Leicester ha bomber Vardy, noi Nicola Scassano; il team inglese è in vetta alla Premier League, noi guidiamo il girone ‘A’ del Campionato Nazionale Forense; il Leicester ha vinto l’ultimo incontro in trasferta con un classicissimo 2-0, noi abbiamo battuto nel ‘lunch match’ di sabato 9 Aprile i colleghi di Potenza con un lapalissiano 4-1. Le analogie, ahimè per loro, finiscono qui perché l’USF AD MAIORA può menzionare tra le proprie fila chi vi scrive mentre il Leicester no, ma questa è un’altra storia.


Mi sono sempre chiesto come nasce un’idea che rivoluziona la vita degli altri e soprattutto dove, ora ho capito: al tavolo di un bar, armeggiando con le bustine di zucchero. E’ lì che probabilmente Einstein ha concepito la sua teoria della relatività, è sempre lì che Guardiola ha inventato il ‘falso nueve’, è immancabilmente lì che mister Magarelli sabato mattina ha ideato e spiegato ai fortunati presenti (io sono tra questi) il modulo che ci ha permesso di avere la meglio sul team lucano: un 2-4-1-2-1, che più che un modulo di calcio sembrava il trenino di capodanno, con davanti il ‘trio barcelloniano’ Nicola Scassano, Vincenzo Milano e il debuttante (ma quanto è forte!) Luigi Barletta.


Sotto un cielo terso e un vento norvegese, il primo tempo ha avuto i colori bianco-azzurri del team tranese: dopo venti minuti risultato in ghiaccio con una perentoria tripletta del bomber Scassano, bravo a trasformare in platino i passaggi d’oro di Vincenzo Milano e Luigi Barletta; al calare della prima frazione, ecco la ciliegina sulla torta del 4-0 di Vincenzo Milano.


Pronti via della ripresa ed ecco la reazione dei colleghi potentini, che si concretizza con un tiro da fuori area, che si insacca alle spalle del portiere (fino ad allora inoperoso) Samuele Rizzi. Il goal sembra il preludio della riscossa del team lucano, ma la girandola dei cambi (egregio l’esordio di Francesco Barletta, vicinissimo al goal dopo una sgroppata sulla destra degna del miglior Francesco Sfregola), la pronta reazione della squadra di Capitan Passero (i suoi richiami in campo sono quotati alla stessa maniera della presenza di un qualsivoglia plastico all’interno di una puntata di ‘Porta a Porta’) e un fisiologico calo fisico fanno scivolare l’incontro verso il fischio finale. 


Dopo il 4-0 casalingo contro il team brindisino, prosegue, quindi, il trend positivo della squadra tranese, chiamata ora al doppio e ostico impegno con i colleghi leccesi, ma se puoi contare su giocatori come Aldo Degennaro, Miki Mosca e la coppia centrale Passero/Coriolano nulla è realmente precluso.


Il vostro affezionatissimo scrivente ha ancora negli occhi l’esordio stagionale nei minuti finali di Mauro Grimaldi (con gli occhiali da sole) al posto del portierissimo Samuele Rizzi, ma soprattutto la gioia soffocata di Marco Vivo, che segna un goal poi annullato; dopo la sua rete, ho rivisto l’urlo irrefrenabile di Tardelli, una panchina tranese quasi invadere il campo e un guardalinee commosso tanto quanto dopo una telefonata inaspettata di Valentina Lodovini!.


Una menzione speciale e un ringraziamento particolarmente genuina va a tutti i colleghi potentini con i quali abbiamo condiviso oltre che due partite realmente combattute, anche e in special modo post partita di assoluto divertimento; la loro ospitalità all’andata e la nostra al ritorno sono il segno di un rispetto che non verrà mai meno.


P.S. Vorrei segnalare a imperitura memoria delle future generazioni dei colleghi calciatori del foro di Trani la straordinaria prestazione del guardalinee casalingo, che ha saputo combinare la neutralità richiesta dal ruolo svolto a una naturale presenza scenica che ha catalizzato l’attenzione del numeroso pubblico presente sugli spalti. Dopo la partita, mi dicono che la sua pagina Facebook sia andata in tilt per eccesso di visualizzazioni tanto quanto il cellulare di Saverio Santangelo il venerdì sera!.


AD MAIORA


Avv. Vincenzo Corvasce