DEBUTTO STAGIONALE DELLA USF AVVOCATI TRANI


Venerdì 04/03/2016 alle 19.30, ha avuto inizio il 45° Campionato Nazionale Forense di calcio con l’anticipo in notturna della USF AVVOCATI TRANI contro i colleghi di POTENZA.


Per motivi ignoti, l’incontro si è svolto nelle highlands scozzesi, più precisamente ad Avigliano, ridente cittadina a poco meno di 20 km da Potenza, dove la squadra guidata da mr. Giuseppe Magarelli e capitanata dal sempreverde Benedetto Dilillo (al suo 17° Campionato Forense!) ha affrontato i colleghi potentini in una sfida al calor bianco davanti ad un folto pubblico (l’orso di “The Revenant” e la sua famigliola).


I bianco-azzurri tranesi schierati in un 4 – 4 (centrocampo a rombo, ben intenso!) – 2, hanno dato vita ad una partita a cui sinceramente è mancata solo la telecronaca di Pierluigi Pardo.


Primi venti minuti e penso già che il Campionato è vinto, il nostro nome verrà scritto nell’albo del torneo e una velina sarà pronta al rientro a casa a vivere felice e contenta con me: difesa blindata, centrocampo in gran spolvero, attaccanti pronti a pungere…il goal è nell’aria e invece più della superiorità tecnica ha potuto una condizione fisica da perfezionare. Passano i minuti e i colleghi lucani, evidentemente a loro agio a muoversi nel freddo delle terre del nord, prendono coraggio sino a trovare il goal del vantaggio con la più classica delle inzuccate solitarie su calcio di punizione.


Sulle ali dell’entusiasmo (come dicono quelli bravi), il team potentino prova a piazzare il colpo del ko con una decina di minuti di forte pressing, ma l’USF è dura a morire e presto rompe l’assedio, ricominciando a macinare gioco.


All’83° minuto la svolta: l’arbitro concede un calcio di rigore per un fallo in area potentina; tiro e goal…1-1 e siamo di nuovo in corsa. Il finale di partita si gioca in una sola area, quella lucana, e ad un soffio dal fischio conclusivo ecco l’occasione che potrebbe catapultarci “dalla polvere all’altare”: mischia in area di rigore e Antonio ‘Barzagli’ Coriolano manda fuori una palla destinata in maniera naturale a finire in rete.


Triplice fischio e via al terzo tempo con i colleghi potentini: tutti in osteria a mangiare il tipico piatto di un paese posto a 800 mt sul livello del mare……il baccalà!. Ora, posto che preparare il baccalà ad Avigliano è come chiedere a un tuareg del Sahara di confezionare un ghiacciolino al limone, chi vi scrive ha coerentemente scelto di rispettare usi e costumi di un posto di montagna, degustando una sana bistecca.


Agli attenti lettori non parlerò dell’amaro la cui degustazione ha chiuso la trasferta aviglianese (troppo facile, su!); parlerò, invece, di un eroe silenzioso, un nostro collega lucano, che a bordo della sua Fiat Cinquecento anni novanta ha tratto in salvo la gloriosa carovana dell’USF Trani 1997, conducendola nel buio della notte fuori dalle terre del vallo di Adriano fino ai confini con i territori italici. Di lui non sappiamo più nulla, ma noi tutti non lo dimenticheremo! Ah, quasi lo scordavo…il debutto del sottoscritto è solo rimandato….seguiteci!


P.S.: chi decida di fare una gita fuoriporta ad Avigliano, consiglio prima della partenza di mangiare tanto, dormire ancor di più, munirsi di passaporto (nei pressi del lago Pesole c’è il valico di frontiera tra Italia e Scozia) e non scegliere Marco Vivo come guidatore!


Avv. Vincenzo Corvasce