REPORT ASSEMBLEA O.U.A. del 25 settembre 2015 – Rimini


A cura dell’avv.Serena Botta (Ordine Avvocati di Trani) 


Cari Colleghi,


Prima di entrare nel merito del consueto report sull’ultima assemblea dell’OUA, ritengo sia utile portare all Vostra attenzione che, in veste di delegata OUA, ho avuto il piacere di partecipare alla XI Conferenza della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense tenutasi a Rimini dal 24 al 26 settembre 2015.


Siamo tutti consapevoli che il nostro Ente previdenziale di categoria sta affrontando un periodo di grandi cambiamenti, e deve far fronte a numerose problematiche connesse soprattutto alla nuova legge professionale.


Oggi come mai si sente quindi la necessità di un “nuovo welfare” per noi Avvocati che sia in grado di tutelare innanzitutto i giovani avvocati, la maternità e tutti quei colleghi che, pur esercitando ogni giorno con dedizione e professionalità la professione, hanno subito, spesso loro malgrado, un forte decremento del reddito.


Posso assicurare che, in tale ottica, la Cassa Forense è fortemente attiva e concentrata sui problemi dell’avvocatura, e, con la guida illuminata del Presidente Nunzio Luciano, saprà essere certamente sempre più vicina agli iscritti.


Ma non mi dilungo oltre e invito i colleghi a consultare la dettagliata relazione pubblicata sul sito dell’Ordine di Trani dai nostri ottimi Consiglieri che vi hanno preso parte.


Nel frattempo prosegue l’attività dell’OUA che, in data 25 settembre 2015, presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini, si è riunita nella consueta assemblea itinerante, come previsto dal progetto territorio, di cui più volte ho parlato, e che si sta rivelando davvero positivo.


Dopo i rituali saluti del Presidente Avv. Mirella Casiello e della Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rimini, i lavori assembleari sono subito entrati nel vivo.


La Commissione OUA sull’Ordinamento Professionale, ha illustrato il documento sottoposto all’Assemblea, che ha affrontato il tema delle specializzazioni.


L’OUA, pur valutando positivamente l’istituto della specializzazione, vista come miglioramento della professionalità dell‘avvocato, rileva forti criticità in ordine all’attuale regolamentazione ed ai soggetti preposti alla sua gestione.


Proprio in relazione all’attuale regolamentazione, che, rammentiamo entrerà in vigore il prossimo 14 novembre, l’assemblea ha evidenziato numerose incongruenze:


a) aree di specializzazione: l’assemblea rileva come siano stati adottati criteri diversi per l’individuazione delle aree di specializzazione tra diritto civile, che soffre di una frammentazione notevole, e diritto penale o amministrativo, intesi unitariamente; non solo, anche la concreta individuazione delle aree ove si ritiene necessitante la specializzazione desta perplessità;


b)  percorso formativo (attraverso c.d. “corsi”): l’OUA rivendica la necessaria centralità dell’avvocatura in tale ambito, che sarebbe di gran lunga preferibile per la finalità concreta della formazione stessa, anche per evitare ogni intervento di terzi con fini di lucro nel particolare settore, a scapito della garanzia in ordine alla effettiva formazione dello specialista. Pertanto l’OUA ritiene necessario valutare e decidere le iniziative volte al contrasto di dette criticità nell’attuazione del regolamento, sia monitorando sul territorio la concreta applicazione dell’istituto, sia denunciando le problematiche applicative. Sempre in punto di percorso formativo, l’assemblea evidenza l‘incongruenza del regolamento per cui è  possibile che un collega, patrocinante in Cassazione, anche non specialista, possa partecipare alla formazione degli specializzandi.


c) accesso alla specializzazione per c.d. “comprovata esperienza”:  l’assemblea ha sottolineato in primis la eccessiva genericità del criterio indicato in regolamento, evidenziando come anche tale particolare argomento presenti forti criticità logiche e di sistema, e basti pensare alla individuazione delle c.d. “questioni seriali” che impediscono (solo in alcuni settori) di raggiungere il numero di casi necessari previsti dalla normativa, con evidente disparità tra settori diversi e tra avvocati giovani e di lunga esperienza.


d) i costi:  l’OUA non può non prendere atto dei notevoli costi, che graveranno soprattutto sui giovani colleghi, per ottenere la specializzazione e censura, inoltre, l’art.14 del regolamento che prevede, in via transitoria che eventuali specializzazioni o titoli abilitativi siano valutati solo se conseguiti nei 5 anni antecedenti.


e) il mercato: l’assemblea esprime perplessità in ordine alla prevedibile reazione del mercato alle specializzazioni, ed ai relativi benefici e svantaggi che detta formazione apporterà in termini di qualità della avvocatura, evidenziando il rischio che una distinzione eccessivamente rigida potrebbe essere creata, di fatto, dagli stessi clienti (si pensi agli Enti Pubblici che inseriranno nei loro bandi il requisito della specializzazione).


A fronte di tali evidenziate problematiche molte sono le iniziative che l’OUA intende portare aventi in difesa dell’Avvocatura.


Il regolamento, già pubblicato, sarà a breve in vigore, e l’OUA ha convocato per il giorno 7 ottobre a Roma le associazioni maggiormente rappresentative per valutare le eventuali azioni politiche e/o giudiziarie da intraprendere.


La Commissione Ordinamento Professionale dell‘OUA propone di aprire in prima istanza un interlocuzione serrata in merito con il Ministro, con l’obiettivo di arrivare tempestivamente ad una posizione unitaria dell’avvocatura, che neppure escluda a priori una eventuale azione amministrativa avverso il regolamento.


I lavori assembleari sono poi proseguiti trattando della Conferenza di Torino prossima ove, fra i tanti temi di rilevante interesse, vi sarà anche il focus dedicato al tema del processo tributario telematico di prossima introduzione. In quella sede sarà quindi presentato, in anteprima a livello nazionale, il processo telematico tributario.


Prosegue intanto positivamente il “progetto territorio”, ed oltre alle assemblee itineranti, sono stati  illustrati i prossimi convegni in tale ambito, organizzati e di prossima realizzazione su tutto il territorio nazionale.


La Commissione di Diritto di Famiglia ha poi illustrato il documento, diffuso ai delegati, ove si propone una regolamentazione unitaria della famiglia alla luce dell’istituto della negoziazione assistita, vista quale competenza esclusiva che demandi all’avvocatura il potere di certificazione, anche idoneo alla trascrizione, con estensione dell’istituto alle coppie di fatto (contratti di convivenza, patti prematrimoniali, unioni civili) e con la estensione del beneficio del patrocinio a spese dello Stato anche in tali ambiti.


Infine la Commissione Processo Civile Telematico, ha illustrato all’assemblea il documento redatto al fine di richiedere che, in ogni ipotesi in cui sia previsto il deposito di “copia di cortesia”, con tale adempimento sia in preclusa l’eventualità di decadenze processuali.


Per altro verso, in ordine al deposito telematico degli atti introduttivi, è stato evidenziato come ancora vi siano problematiche dovute alla inadeguatezza dei programmi applicativi.


L’OUA, che monitora costantemente l’andamento del processo telematico, denuncia, inoltre, vari problemi di tenuta rispetto alle indebite intrusioni nei sistemi informatici dei Tribunali, osservando, peraltro, come ancora oggi non si sia giunti ad un unico protocollo informatico valido per tutto il territorio nazionale.


Concludendo questo report ho il piacere di portare alla Vostra sempre cortese e paziente attenzione il prestigioso evento che si è tenuto in data 01 ottobre 2015 a Roma presso la Sala Capitolare del Senato, dal titolo: “Cittadino del mondo, il diritto di scegliere dove vivere”, al quale ho preso parte in qualità di membro della Commissione diritti umani dell‘OUA.


Il convegno, Patrocinato dal Senato della Repubblica, ha visto la partecipazione, tra gli altri colleghi e giuristi, del Presidente dell’OUA, del Prof. Enzo Rossi, ma anche di storici, giornalisti ed operatori nel campo dei diritti umani, oltre che dell’illustre Prof. Vladimiro Zagrebelsky.


Si è trattato della gravità delle recenti problematiche connesse ai fenomeni migratori, sia sotto un profilo giuridico che sotto un profilo più prettamente politico ed umano.


Inoltre, nel corso dei lavori è stata presentata una pubblicazione, a cura della Commissione diritti umani dell’OUA e con la prefazione del Prof. Zagrebelsky, che illustra la situazione della tutela dei diritti umani in Europa, ed ospita alcuni saggi, ai quali ho avuto il piacere di contribuire con un mio personale scritto, relativi alle drammatiche esperienze dei migranti, ed alle problematiche, giuridiche, ma non solo, che chi fugge dalla guerra e dalla povertà è costretto ad affrontare.


Ritengo che, nella nostra veste di avvocati, non ci sia concesso distogliere lo sguardo dalle tragedie della migrazione e che, il rispetto dei diritti inviolabili dell’uomo, sempre e comunque, sia un punto irrinunciabile per ogni giurista degno di tale nome.


Invito tutti i colleghi che volessero approfondire i temi trattati al convegno di Roma del 01 Ottobre u.s., a visitare il sito dell’OUA.


Nel darvi appuntamento al prossimo report, a Voi tutti porgo i miei migliori saluti.


Cordialmente 


Avv. Serena Botta