Di nuovo un Avvocato.
     L’ultima volta nelle aule del Tribunale, là dove ci sforziamo di far sentire le esigenze di giustizia dei cittadini e dove tentiamo di tutelarli al meglio dagli attacchi che, a torto o a ragione, lo Stato o altri privati compiono alla loro sfera personale, patrimoniale.
     L’altro giorno addirittura nello studio legale, là dove offriamo riparo, sfogo, tutela e una prima risposta ai problemi dei clienti; che poi sono donne, uomini, cittadini che, a ragione o a torto, si sentono aggrediti, offesi, vessati e che affidano alla nostra competenza e prima ancora alla nostra sensibilità i piccoli grandi problemi delle loro vite. Il primo avamposto di legalità. O forse l’ultimo chissà.
     Un colpo in fronte.
     Uno sparo che ha cancellato una vita, un uomo, un Avvocato.  
     Non conoscevamo personalmente il Collega Mario Piccolino ma da quello che ci dicono non è difficile immaginarne il coraggio, la dedizione, la forza: di dire no, di dire contro.
     È caduto davanti alla porta del suo studio, mentre l’apriva per far entrare il suo cliente, per accogliere nella sua stanza colma di libri e codici e di passione vera, il caso da affrontare, il problema da risolvere, ma soprattutto la persona da aiutare.
     Solo che ne è entrato un assassino.
     Ma che tempi sono mai questi, in cui essere avvocati o magistrati è già di per sé un atto di eroismo?
     Dove chiedere Giustizia è diventato un atto di arroganza e ottenerla invece una sbiadita speranza ?
     Dove la regola è l’intimidazione e la denuncia è l’eccezione ?
     Purtroppo l’incertezza del legislatore non ci aiuta e la superfetazione normativa, le modifiche procedurali e i correttivi in corsa finiscono spesso per trasformare la nostra lotta per l’affermazione del diritto in un inestricabile ginepraio.
     E questo progressivo imbarbarimento, questa esclation di violenza deve farci indignare e protestare certo, ma deve farci anche riflettere che se la criminalità e il malaffare possono aver avuto paura di un semplice blog tenuto da un avvocato impavido, allora vuol dire che questa nostra società forse è ancora in grado di produrre i giusti anticorpi di dignità, libertà, senso morale.
     Senza Avvocati non ci può essere Giustizia né Democrazia.


Il COA Trani