Le XII Tavole della Giustizia Renzi–Orlando e la Rivoluzione Perduta. Il 13° Comandamento
di Mariarosaria Porfilio
Lo scorso 30 è stata presentata la “margherita a dodici petali”[1] della Riforma della Giustizia italiana targata dai Presidente del Consiglio – Ministro della Giustizia[2].
In numerologia, tuttavia, il numero dodici indica la conclusione di un ciclo compiuto[3] mentre è il numero tredici che predice nuovi inizi, e dunque significa anche rivoluzione poiché i vecchi sistemi devono terminare per favorire le trasformazioni richieste[4].
Manca dunque il 13° Comandamento acchè la Riforma della Giustizia proposta dai Nostri possa dirsi un’autentica Rivoluzione.
Il 13° Comandamento è: Stabilizzerai i GOT ed i VPO come magistrati ordinari.
Ragioni e Fondamenti.
I GOT ed i VPO, contrariamente agli Esperti delle Sezioni Specializzate Agraria e Minorile di Tribunale ed agli Esperti della giurisdizione contabile nonché ai Giudici di Pace, i quali ultimi sono dotati di un loro autonomo ufficio, che, per la verità, per armonia, andrebbe dotato di propri pubblici ministeri, come si è già avuto modo di sottolineare[5], sono meri sostituti processuali di udienza dei magistrati professionali – i GOT dei giudicanti, civili e/o penali, ed i VPO dei PM[6] – che suppliscono al bisogno, e non hanno competenza loro propria, come, invece, le altre tipologie di giudici onorari.
Contrariamente a tutti gli altri giudici onorari[7], costoro suppliscono a carenze dell’organico della magistratura ordinaria in quanto chiamati a sostituire in udienza i giudici professionali. Essi, in ossequio all’art. 97, u.c., Cost., sono reclutati tramite pubblico concorso, e, unici nella magistratura ordinaria, per titoli e meriti.
L’ultimo pubblico concorso, per esempio, ha riguardato la nomina di GOT e VPO per il neonato Tribunale di Napoli Nord nell’ambito del Distretto della Corte di Appello di Napoli[8]. I loro ccvv sono selezionati dal Presidente del Tribunale[9] ovvero dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale[10] presso cui fanno domanda, i quali sindacano le candidature, operando la prima selezione, per l’appunto, su titoli e meriti, poi viene apposto il bene placet dalla Corte d’Appello del Distretto di appartenenza di quel Tribunale/Procura, indi vi è la valutazione finale e la nomina del candidato da parte del CSM.
Tra i due sostituti processuali d’udienza, i GOT, in particolar modo, sono esiziali al funzionamento del Sistema – Paese Italia nel suo Servizio Pubblico Essenziale Giustizia. Prova ne sia che una norma secondaria[11] si pone in aperto contrasto e dispregio di norma di rango costituzionale[12] pur di fallacemente legalizzarne l’indebito loro utilizzo. Non v’è chi non veda che, se non vi si pone urgentemente rimedio, sono affetti da nullità assoluta ed insanabile tutti i provvedimenti collegiali resi nell’ambito dell’AGO ove uno dei membri sedenti fosse GOT[13].
La Corte di Giustizia Europea ha, infine, ben chiaro il da farsi in caso di precariato pubblico italiano, sia nei rapporti di lavoro subordinato assoggettati al diritto privato[14] che in quelli assoggettati al diritto pubblico[15], caso specifico dei magistrati.
E, si ribadisce, i GOT ed i VPO hanno tutti i requisiti per essere ritenuti in sede europea manovalanza precaria della PA Giustizia. I GOT ed i VPO, pertanto, sono una risorsa per la PA e va dignitosamente valorizzata ed equamente retribuita con immissione nei ruoli dell’AGO, conservando loro l’anzianità maturata e pregressa nello svolgimento delle loro funzioni onorarie, assegnando funzioni di coordinamento e/o dirigenziali a chi abbia svolto anche altre funzioni giurisdizionali oltre la mera supplenza d’udienza e/o abbia partecipato attivamente alla vita organizzativa dell’Ufficio Giudiziario di assegnazione.
Per cui, utilizzando il linguaggio corrente di social network e microblogging, possiamo affermare, senza tema di smentita, che se il Governo italiano non voglia o non possa risolvere in tempi rapidi la “Questione GGOOTT e VVPPOO” ed entro la scadenza del loro mandato: #governostaisereno #iovadoinEuropapergot&vpo.
Avv. Maria Rosaria Porfilio
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Note
- adattamento, per la pubblicazione, del testo inviato dall’avv. Mariarosaria Porfilio via @ al Sig. Presidente del Consiglio, via pec al Sig. Ministro della Giustizia, via racc.a.r. al Sig. Presidente della Repubblica nonché Presidente del CSM http://www.huffingtonpost.it/2014/09/06/riforma-della-giustizia-ferma_n_5776808.html
- i.e. gli esperti delle sezioni specializzate e della magistratura contabile ed i giudici di pace, quest’ultimi, peraltro, dotati di loro autonomo ufficio, ufficio che, ad avviso della scrivente andrebbe integrato con propri PPMM, come lo erano, del resto, le soppresse Preture, di cui l’Ufficio del Giudice di Pace, in sede civile e penale, per quota di valore, materia e territorio [la residua quota si appartiene al Tribunale in funzione monocratica] ne è il naturale erede.
- Stessa problematica attaglia ora i giudici ausiliari di Corte d’Appello, di recente a bando i quattrocento posti in https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_13_1_1.wp;jsessionid=B9D6835D90DC9F231B11227500D0A942.ajpAL02?previsiousPage=homepage&contentId=COM1048971
- http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf? .Da ultimo l’Avvocato Generale ha reso parere conforme ai precedenti giurisprudenziali della Corte nelle Cause riunite discusse nel Marzo 2014: cfr. http://curia.europa.eu/juris/documents.jsf?num=C-22/13