Pubblichiamo di seguito la delibera assunta all’esito dell’assemblea straordinaria degli iscritti dell’11/03/2014:


 



Gli Avvocati del Foro di Trani, riuniti in assemblea straordinaria presso la Biblioteca storica del Consiglio dell’Ordine sita in Trani alla P.zza Sacra Regia Udienza n. 9, il giorno 11 marzo 2014 alle ore 11:30;


preso atto che, con delibera del 27 febbraio 2014, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani ha aderito alle manifestazioni di protesta indette, con delibera del 21 febbraio 2014, dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura;


rilevato che dopo la proclamazione dell’astensione il Governo ed in particolare il neo ministro della Giustizia, On.le Andrea Orlando, hanno manifestato segni tangibili della volontà di concertare con l’Avvocatura italiana modalità di coordinamento e di confronto continuo finalizzato a migliorare la macchina della giustizia ed in particolare di quella civile;


rilevato, invero, che nei giorni subito successivi alla sua nomina, il Ministro ha incontrato l’Avvocatura italiana ed in particolare il Consiglio Nazionale Forense e l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, confermando la volontà di costituire un tavolo ad hoc con le diverse rappresentanze dei legali, mirato a creare un luogo di confronto e condivisione utile e necessario nella logica del coinvolgimento e dell’ascolto dell’Avvocatura, quale attore decisivo nel quadro del sistema-Giustizia;


rilevato ancora che significativamente, tale volontà il Ministro ha ribadito nel successivo incontro con la rappresentanza politica della Magistratura;


rilevato inoltre che il Ministro ha recentemente sottoscritto il decreto ministeriale che introduce i nuovi parametri forensi, che l’Avvocatura attendeva da lunghissimo tempo, e che migliora soprattutto per le cause di valore medio-alto le previsioni del precedente decreto ministeriale n.140/2012, che mortificavano l’esercizio dell’attività professionale;


considerato che tale successione di eventi lascia sperare che la forte contrapposizione sin qui registrata fra gli ultimi Governi e l’Avvocatura possa cessare o quantomeno attenuarsi;


rilevato che, in quest’ottica, appare apprezzabile l’opera politica svolta dall’OUA che, per un verso, ha organizzato la protesta, con l’indizione delle astensioni e della fortunata manifestazione di Piazza tenutasi a Roma, lo scorso 20 febbraio 2014 e che ha visto una massiccia presenza di avvocati provenienti da tutt’Italia, e per altro verso, non ha cessato di interloquire ad ogni livello con la politica, ricostruendo un rapporto deterioratosi nel tempo; che conseguentemente appare condivisibile la scelta di ridurre le giornate di astensione ai soli 20 e 21 marzo e, per altro verso, di mantenere lo stato di agitazione e le ulteriori forme di protesta indicate nella delibera del 21 febbraio, fino a quando i buoni propositi manifestati dal Guardasigilli non si tradurranno in atti concreti;


considerato che, anzi, appare opportuno suggerire all’OUA quale ulteriore forma di protesta l’indizione di manifestazioni di piazza, finalizzate soprattutto ad informare i cittadini sui continui attacchi alla funzione difensiva ed alla tutela dei diritti, da svolgersi in data unica e contemporaneamente su tutto il territorio nazionale;


considerato che, a livello locale, restano sul tappeto, ancora irrisolti, i problemi attinenti all’accorpamento delle sedi soppresse ed all’edilizia giudiziaria, destinati ad aggravarsi con l’imminente chiusura di alcune sedi di Uffici dei Giudici di Pace e che, a tal fine, appare opportuno l’intervento in ogni competente sede, oltre che del Consiglio dell’Ordine, anche dell’Avvocatura associata e pertanto si esprime la necessità di una rapida convocazione della Consulta delle Associazioni;


tanto premesso, l’assemblea


delibera


–        di aderire alle decisioni assunte dall’OUA con cui è stata ridotta l’astensione dalle udienza alle sole giornate del 20 e 21 marzo 2014 e sono stati confermati lo stato di agitazione e le ulteriori forme di protesta;


–        invita l’OUA a valutare l’opportunità di organizzare manifestazioni di piazza da tenersi su tutto il territorio nazionale ed in unica data, finalizzate a dare informazione ai cittadini sullo stato di dissesto della giustizia, sull’elevato costo di accesso alla giustizia, sull’affievolimento delle garanzie e del diritto di difesa;


–        manifesta solidarietà agli avvocati dei Fori della Sardegna e di Lecce che hanno ritenuto di adottare come forma di protesta l’astensione dalle udienze ad oltranza;


–       invita la Consulta delle associazioni operanti sul territorio a riunirsi a breve per valutare ogni opportuna iniziativa tendente a porre all’attenzione i gravi problemi che l’Avvocatura e l’utenza sono costrette ad affrontare a causa della situazione dell’edilizia giudiziaria e l’organizzazione dell’attività giudiziale dopo l’accorpamento delle sedi soppresse.