Pubblichiamo di seguito l’articolo scritto dal Collega Avv. Domenico Monterisi, nostro Delegato OUA, sulle ragioni della protesta degli Avvocati culminata nella grande manifestazione di Roma del 20/2/2014. 

Peraltro si preannuncia che giovedì 6 marzo 2014 alle ore 10:30, presso la Biblioteca Storica dell’Ordine di Trani, si terrà l’assemblea straordinaria degli iscritti per discutere e deliberare sul seguente oggetto: “Le ragioni della protesta dell’Avvocatura -Iniziative da assumere anche in riferimento alle criticità del Circondario tranese dopo l’accorpamento delle sezioni distaccate”-

 

 Le ragioni della protesta

Cari amici e colleghi, torno a scrivervi di politica forense, all’indomani dei tre giorni di astensione (18-20/2/2014), nonchè della riuscitissima manifestazione, svoltasi a Roma il 20/2/2014, che ha visto oltre 10.000 colleghi, provenienti dai Tribunali di tutta Italia (Trani compreso), riversarsi per le strade della Capitale, per reclamare la giusta attenzione del Governo per i diritti dei cittadini e dell’Avvocatura.

E’ a tutti Voi noto che, dopo i continui attacchi alla giurisdizione pubblica con la reintroduzione della mediazione obbligatoria, gli aumenti del contributo unificato, la riforma della geografia giudiziaria, che si è tradotta per moltissimi cittadini in un aumento dei disagi e dei costi da sopportare per accedere alla Giustizia, gli assurdi tentativi di riformare il codice di procedura civile con interventi spot emessi a ritmo incalzante e senza nessun esito – salvo quello di complicare sempre di più l’attività forense e di sottoporre gli av vocati al rischio di incorrere in errori procedurali ed in responsabilità patrimoniale – si sono aggiunte le novità del c.d. decreto Destinazione Italia in tema di responsabilità civile automobilistica (fortunatamente stoppate in sede di conversione, grazie anche alla forte opposizione dell’OUA ed all’opera diconvincimento eseguita presso i gruppi parlamentari), nonché l’ulteriore tentativo di riformare (ancora!!!) il processo civile.

Mentre la Commissione Vaccarella esitava un progetto organico di riforma del processo civile, il Governo, sotto la spinta della Ministra Cancellieri e dei suoi capi di gabinetto (tutti Magistrati), lo ignorava del tutto e faceva approvare dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge che prevede, fra le tante mostruosità, la motivazione della sentenza a pagamento e la responsabilità solidale degli avvocati con i propri assistiti in caso di condanna al risarcimento dei danni per liti temerarie!

L’intera Avvocatura, riunita a Napoli dall’OUA nel corso della VIII^ Conferenza Nazionale, tenutasi dal 16 al 18 gennaio, ha reagito a quest’ulteriore attacco al diritto di difesa costituzionalmente garantito ed alle prerogative dell’avvocato.

Già in occasione della Conferenza, si è deliberata l’astensione dalle udienze, nonché la manifestazione di Roma, che, come detto, ha avuto un clamoroso successo, tanto da meritarsi l’attenzione di quasi tutti i gruppi parlamentari e, finalmente, una copertura mediatica di tutto rispetto, come potrete verificare consultando la rassegna stampa evideo, pubblicate sul sito dell’Ordine.

In alcune zone d’Italia (tutti gli avvocati degli Ordini sardi e gli avvocati dell’Ordine di Lecce) è stata addirittura indetta l’astensione dalle udienze, senza preavviso e ad oltranza, in consapevole – e quanto mai rischiosa – violazione delle norme del codice di autoregolamentazione delle astensioni, facendo leva sulla possibilità riconosciuta dall’art. 2, comma sette, della L. 146/90 sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Detta norma, infatti, prevede espressamente che “le disposizioni del presente articolo in tema di preavviso minimo e di indicazione della durata non si applicano nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”.

L’assemblea dell’OUA, consapevole dei rischi cui si sottoporrebbero gli avvocati ed i loro clienti, nel caso in cui questa interpretazione della normativa si rivelasse fallace, non ha ritenuto di avallare questo tipo didecisioni, ma ha in ogni caso deliberato la prosecuzione dello stato di agitazione, con l’invito a tutti i colleghi ad utilizzare ogni forma lecita di disobbedienza civile, ivi compresi: a) la revoca e/o la sospensione da parte dei COA territoriali di ogni forma di finanziamento e sovvenzione e, comunque, di sussidiarietà in favore degli uffici giudiziari; b) la cancellazione dagli elenchi dei difensori d’ufficio e del patrocinio a spese dello stato; c) il pagamento del contributo unificato soltanto dopo il ricevimento dell’apposito avviso della cancelleria; d) la rigorosa applicazione delle norme processuali, con sospensione di tutte le consuete attività di supplenza agli uffici. E’ stata, infine, proclamata una nuova astensione dall’attività giudiziaria civile, penale, amministrativa, tributaria e contabile per i giorni dal 17 al 22 marzo 2014, subordinando, sin da ora, la eventuale revoca, al ritiro da parte del Governo del ddl sulla giustizia civile.

Il testo integrale della delibera è consultabile sui siti internet dell’OUA e dell’Ordine.

Nel frattempo è cambiato il Governo e soprattutto il Ministro della Giustizia.

L’On.le Andrea Orlando, nuovo Guardasigilli, quando svolgeva le funzioni di responsabile del settore Giustizia nel PD, si è sempre contraddistinto per aver tenuto rapporti franchi e cordiali con l’Avvocatura, e vicinanza rispetto a molte delle posizioni dell’OUA (particolarmente in tema di obbligatorietà della mediazione e geografia giudiziaria).

Ovviamente nessuno di noi fa grande affidamento sul fatto che tale atteggiamento verrà confermato nel momento in cui egli ha assunto le funzioni di Ministro, ma certamente sarà difficile che faccia peggio degli ultimi predecessori, la Cancellieri in particolare. Per cui lo accogliamo con vigile ottimismo.

E’ evidente che il momento è particolarmente drammatico e che tutti noi stiamo sentendo sulla nostra pelle la grave crisi economica e il disagio per una professione che ci stanno distruggendo, sicché la nostra mobilitazione, pur nel rispetto rigoroso della legge, appare questa volta necessaria e non più rinviabile.

E’ per questa ragione che ho chiesto al Presidente del Consiglio dell’Ordine di convocare al più presto un’assemblea straordinaria, in cui potremo esporre meglio le ragioni della protesta e concordare le modalità con le quali aderire al deliberato dell’OUA.

Ovviamente ci attendiamo tutti una partecipazione numerosa ed attiva piuttosto che mugugni nei corridoi del Tribunale. Mai come oggi, infatti, ci viene chiesto di essere artefici e protagonisti del nostro futuro.

Vi ringrazio per la cortese attenzione e Vi esorto ancora una volta ad inviarmi suggerimenti, consigli (e, perché no, anche critiche costruttive) inerenti la mia attività di Vs. rappresentante politico, alla mia mail domenico.monterisi@gmail.com.

Cordialmente.

Domenico Monterisi