Di seguito la lettera inviata dall’Unione Triveneto al Presidente del CNF ed al Segretario Mascherin in data 10/07/2013 all’esito della riunione del Coordinamento delle Unioni Forensi tenutosi a Verona il 5/6 luglio 2013



a mezzo mail


Verona 10/07/2013


Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio Nazionale Forense
prof. avv. Guido Alpa
Via del Governo Vecchio
ROMA


e del
Segretario del Consiglio Nazionale Forense
avv. Andrea Mascherin
Via del governo Vecchio
ROMA


Caro Presidente, Caro Segretario


all’esito dell’incontro svoltosi a Verona nei giorni del 5/6 luglio ricevo incarico dai partecipanti (quale Presidente dell’Unione ospitante l’incontro) di trasmettere all’attenzione del Consiglio Nazionale Forense quanto emerso in occasione della riunione cui hanno partecipato: Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli avvocati (sede ospitante) , URCOFER, Unione Fori Siciliani, Unione Regionale Ordini Forensi della Campania, il Presidente dell’Unione dei Fori pugliesi, Unione Distrettuale Lazio, Unione Piemontese, Unione Fori Liguri, Unione Interregionale Ordini Forensi Centro Adriatico ed Umbria, il dott. Ferraro, in rappresentanza, dell’Unione Lombarda, il Presidente dell’Ordine di Palermo, il Presidente e Segretario Ordine di Roma, il Presidente dell’Ordine di Firenze, il Presidente e un Consigliere dell’Ordine di Napoli, il Presidente Ordine di Venezia il Presidente dell’Ordine di Trieste e il Presidente dell’Ordine di Verona:


1) Premesso che vi è assoluto apprezzamento per le iniziative assunte dal CNF a tutela dell’immagine dell’Avvocatura a seguito delle espressioni recentemente utilizzate dal ministro Cancellieri nei confronti dell’Avvocatura stessa e per l’impegno del CNF in punto predisposizione dei regolamenti attuativi della riforma forense, è stata condivisa, da tutti i presenti, la recente iniziativa del Consiglio Nazionale Forense di coinvolgere gli Ordini distrettuali con l’incontro del 3 luglio 2013; si auspica che, pur nella salvaguardia delle prerogative del Consiglio Nazionale, questo diventi un “metodo di consultazione costante” che il Consiglio voglia preventivamente adottare. Gli Ordini distrettuali possono certamente dare al Consiglio Nazionale, un costruttivo contributo riguardo ai contenuti e all’ordine di priorità dei regolamenti di attuazione della Legge 247/2012; sarebbe altresì auspicabile che il Consiglio Nazionale voglia coinvolgere in questi incontri, anche le Unioni distrettuali ed interdistrettuali ( la cui esistenza è riconosciuta dalla legge 247/2012). Sarà onere delle Unioni e degli Ordini distrettuali coinvolgere gli Ordini circondariali per fare giungere al Consiglio i contributi di tutti.


2) Si allega un documento riepilogativo con alcune problematiche di natura “amministrativa” riguardanti gli Ordini; a questo riguardo si auspica che il CNF voglia dare tempestive istruzioni ai Consigli (attesa la prossima scadenza dell’obbligo di approvare i bilancio entro il novembre 2013) sulla problematica dell’applicazione agli Ordini, in quanto Enti Pubblici Territoriali, dell’obbligo di passare al Bilancio di Contabilità Pubblica; si manifesta la necessità, pur nell’esigenza di non appesantire eccessivamente l’attività dei Consigli, che il CNF voglia creare una scuola/centro studio per un costante aggiornamento normativo e operativo (moduli, regolamenti, procedure ecc) in favore degli Ordini; una struttura che possa essere punto di riferimento, anche per il personale dirigente degli Ordini, nelle sempre crescenti incombenze di carattere amministrativo.


3) Sono state evidenziate alcune criticità riguardanti il regolamento per la riscossione contributi del CNF (in particolare preoccupano i Consigli: i tempi ristretti per la riscossione, il paventato commissariamento per i Consigli e la sospensione, intesa come “sanzione disciplinare”, affidata ai Consigli stessi, che non hanno più poteri disciplinari) e i protocolli sottoscritti con le associazioni specialistiche.
Alcuni COA hanno manifestato l’intenzione di impugnare il Regolamento sulla riscossione dei contributi del CNF. Per evitare questa spiacevole situazione e contrapposizione si chiede al Consiglio di valutare, prima della scadenza dei termini per l’impugnazione del regolamento sui contributi, se non sia opportuno adottare un correttivo del regolamento o in sede di autotutela revocare il regolamento e intraprendere un confronto con gli Ordini sulle tematiche sopraesposte e che, come detto, sono fonte di preoccupazione per gli Ordini stessi.
Per quanto riguarda i protocolli con le Associazioni specialistiche si è manifestata le necessità che il Consiglio faccia quanto possibile per coordinare le iniziative con le associazioni specialistiche con la tutela delle prerogative e dei compiti che la legge 247/2012 assegna ai Consigli dell’Ordine in tema di specializzazione.


3) Si è deciso di valorizzare le giornate di astensione mediante l’indizione di un incontro con i rappresentanti delle forze politiche sulle proposte dell’Avvocatura; a quest’incontro saranno invitati oltre agli Ordini circondariali, il CNF e l’OUA. A richiesta dei presenti (con la sola contrarietà dell’Ordine di Firenze e con l’astensione dell’Unione Lombarda) si è deciso che l’incontro sarà organizzato, su espressa delega degli altri Ordini e delle altre Unioni presenti, dal COA di Roma per ragioni logistiche e per il 16 luglio (ultimo giorno di astensione); riguardo alla ricostruzione recentemente fatta dall’ufficio Stampa del Ministero dei fatti accaduti a Napoli si ritiene opportuno che il confronto con i politici sia preceduto, oltre che dagli interventi di CNF ed OUA, anche da un breve intervento del Presidente dell’Ordine di Napoli che illustri alle forze politiche quanto realmente accaduto. Tutte le Unioni e tutti gli Ordini s’impegneranno per coinvolgere i parlamentari e sensibilizzarli sulla richiesta di stralcio delle norme sulla giustizia del D.L. 69/2013 e sugli emendamenti proposti dell’Avvocatura (CNF, OUA, Unioni e Associazioni forensi).


4) Nel corso dell’incontro si è ipotizzato di illustrare, previa ricognizione triennale, i benefici economici concessi dagli Ordini al Tribunali e agli uffici del GdP (personale, servizi pct, attrezzature, call center difese d’ufficio ecc); a questo riguardo è emerso che l’ammontare dato da solo tre Ordini distrettuali ammonta ad oltre Euro 850.000! Sarà inoltre evidenziato come la giustizia non sia solo una spesa per lo Stato ma come sui costi della giustizia il governo investe meno di quanto incassa.


5) Si è convenuto sull’opportunità di invitare l’OUA (quale organismo politico) a valutare se e come aderire per l’Avvocatura ai referendum sulla giustizia promossi dal Partito Radicale.


6) S’informa il Consiglio dell’utilizzo “improprio” della sigla CNF da parte di una società di formazione e di mediazione (per ogni riferimento si veda il sito http://www.cnfmediazione.it/) che dichiara di esser stata accreditata dal Ministero.


7) Si è condiviso, infine, il comune auspicio che si possa promuovere, d’intesa col Consiglio Nazionale, un’iniziativa legislativa per abrogare il comma 2 dell’art. 12 della Legge 247/2012 (emendamento 12. 4 approvato a firma on. Beltrandi, Bernardini e altri) e conseguentemente alla sostituzione dei comma 3 e 4 col seguente testo:
3. Degli estremi della polizza assicurativa e di ogni loro successiva variazione è data comunicazione al consiglio dell’ordine.
4. La mancata osservanza della disposizione prevista nel presente articolo costituisce illecito disciplinare.
5. Le condizioni essenziali e i massimali minimi della polizza sono stabiliti e aggiornati ogni cinque anni dal Ministro della giustizia, sentito il CNF
.”
Si chiede, altresì, che all’art. 41 della legge 247/2012 sia introdotto l’obbligo di sottoscrivere apposita polizza a copertura degli infortuni derivanti ai praticanti in conseguenza della sola attività svolta nell’esercizio della professione.
Per l’effetto si suggerisce di aggiungere dopo le parole “Negli studi legali privati, al praticante avvocato è sempre dovuto il rimborso delle spese sostenute per conto dello studio presso il quale svolge il tirocinio”le seguenti: “nonché di sottoscrivere in loro favore apposita polizza a copertura degli infortuni derivanti in conseguenza dell’attività svolta nell’esercizio della professione”.


Certi di trovare l’attenzione Vostra e del Consiglio sui punti prospettati, un caro saluto a entrambi ed un ringraziamento per l’impegno e l’attività svolta


Antonio Rosa