Il giorno 5 giugno c.a., si è tenuta presso la camera di consiglio della Corte di Assise del Tribunale di Trani, la prima riunione del  Tavolo di concertazione, da anni richiesto dall’Avvocatura tranese ed ottenuto all’esito delle manifestazioni di protesta protrattesi per circa due mesi contro il pacchetto delle c.d. liberalizzazioni e lo stato della giustizia nel nostro circondario.


                        Alla riunione erano presenti, per l’Ordine forense, l’Ufficio di Presidenza del  C.O.A ed il delegato O.U.A.; per l’Ordine giudiziario, il Presidente del Tribunale, il Presidente della Sezione Civile, il Presidente della Sezione Lavoro, il Coordinatore dei GIP/GUP, il Giudice coordinatore della sezione distaccata di Molfetta, il Giudice coordinatore della sezione distaccata di Canosa di Puglia; e per il personale di Cancelleria, il Dirigente unico dell’area civile e dell’area penale.


                         Il Presidente Logrieco, dopo aver ringraziato il Presidente Bortone per avere condiviso la pressante richiesta del Foro di costituire un  tavolo di concertazione, quale luogo istituzionale per il confronto degli operatori sulle problematiche che interessano prevalentemente l’Area civile, ha svolto un’ampia ed articolata disamina delle principali criticità che ostacolano il corretto esercizio della giurisdizione nel nostro Tribunale, e si è soffermato anche sulle maggiori problematiche affrontate quotidianamente dagli avvocati nell’esercizio delle funzioni di rappresentanza, assistenza e difesa. Il Presidente ha rimarcato, tuttavia, l’assenza dei coordinatori proprio di quelle sedi (Ruvo di Puglia, Barletta ed Andria) ove le criticità pregiudicano particolarmente il servizio giustizia e rendono inutile l’impiego di qualsiasi risorsa. La Procura era assente. In particolare, il Presidente Logrieco ha evidenziato che un confronto serio finalizzato alla ottimizzazione delle risorse, alla omogeneizzazione e razionalizzazioni dei ruoli nel circondario, presupporrebbe  la conoscenza dei dati statistici fondamentali (pendenze, sopravvenienze, indici di produttività, ecc), per cui ha suggerito un aggiornamento del tavolo in attesa di conoscere le risultanze dell’ispezione ministeriale ordinaria (-per quanto ovviamente rilevante ai fini statistici-). Il Presidente non ha mancato di evidenziare la diversità di attenzione riservata all’Area penale, rispetto a quella civile, rammentando l’importanza strategica della giustizia civile per lo sviluppo economico del Paese ed i costi della Legge Pinto rivenienti principalmente dai ritardi della giustizia civile; ha  stigmatizzato  l’impiego sempre più frequente ed autonomo dei Giudici onorari in violazione delle circolari del C.S.M.; ha  denunciato i ritardi nel deposito dei provvedimenti giurisdizionali,  nel rilascio delle certificazioni di passaggio in giudicato delle sentenze e di esecutorietà dei decreti ingiuntivi, e delle copie dei provvedimenti; ha evidenziato i tempi lunghi di fissazione sia delle udienze presidenziali in materia di separazione e divorzio, sia delle udienze di convalida degli sfratti per morosità e finita locazione;  ha denunciato le carenze di alcuni Ufficiali Giudiziari; ha segnalato la mancanza di uniformità di giurisprudenza nel circondario, a volte nella stessa Sezione, soprattutto nella Sezione lavoro, i ritardi nella trasmissione dei fascicoli alla Corte di Appello –sezione lavoro-, la difficoltà/impossibilità di agire esecutivamente in virtù del dispositivo, e tutte le altre criticità lamentate  dal Foro.


                           Il magistrati hanno ascoltato con attenzione la relazione del Presidente Logrieco, all’esito della quale vi è stato un primo confronto di opinioni. Il Presidente della Sezione Civile, cons. A. Pappalardo, ha condiviso l’opportunità di conoscere preliminarmente i dati statistici per eseguire qualsiasi ragionamento appropriato in tema di razionalizzazione ed omogeneizzazione dei carichi di lavoro tra sede centrale e sezioni distaccate, nonché ha suggerito di istituire una commissione interna tra i Magistrati per individuare soluzioni condivise da discutere con l’ Avvocatura.


                            E’ notizia di qualche giorno fa che i Magistrati abbiano effettivamente costituito la commissione, e che a breve perverrà al C.O.A. una comunicazione ufficiale il cui contenuto si ignora.


                           Il C.O.A. seguirà con attenzione gli sviluppi del tavolo di concertazione, che dovrà essere estesa anche agli Ufficiali Giudiziari ed ai Giudici di Pace, con i quali si riserva di istituire anche tavoli autonomi.


                           Nel contempo si invitano i Colleghi ad offrire spunti di riflessione e suggerimenti razionali che il C.O.A. potrà utilizzare nel tavolo.


                           E’ importante comunicare, infine,  che nel tardo pomeriggio dello stesso 5 giugno, il COA ha partecipato alla riunione indetta dal referente informatico del Distretto della Corte di Appello di Bari, cons. Ancona (-per il Tribunale di Trani il referente è il dr. Labianca), ed ha offerto la massima disponibilità per l’avvio del processo telematico. Nella stessa circostanza abbiamo appreso che l’Ordine tranese è tra i primi in Italia per percentuale di avvocati in possesso di p.e.c. grazie alla campagna di intensa sensibilizzazione. A luglio il processo telematico partirà nel nostro circondario per il deposito di comparse e memorie. A breve organizzeremo seminari per l’apprendimento del processo telematico.


Trani, 23 giugno 2012


Il Segretario del COA


Avv. Carlo Barracchia