Milano, 12 gennaio 2012

Carissimi Colleghi,

ritengo necessario sottoporre alla Vostra attenzione quanto viene proposto in materia di professioni dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella segnalazione AS901 Proposte di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza del 5 gennaio scorso:

“L’Autorità ritiene che in tale settore, al fine di completare il processo di modernizzazione già avviato e consentire ad esso di svolgere un ruolo adeguato di sostegno alla crescita nel Paese, risulta necessario introdurre le seguenti misure:



  1. abolizione espressa di qualsiasi forma di tariffario e, conseguentemente, abrogazione dell’art. 3, comma 5, lett. d), del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito in legge dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, nella parte in cui prevede che in caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell’interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia;
     

  2. esclusione della funzione disciplinare in capo agli Ordini, da attuarsi mediante modifica dell’art. 3, comma 5, lett. f), del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito in legge dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, prevedendo espressamente che negli organi indicati nella norma per l’esame delle questioni disciplinari entrino a far parte anche membri non iscritti agli albi e, limitatamente ai consigli locali, iscritti ad albi diversi da quello territoriale di competenza;


  3. limitazione dei poteri dei Consigli degli ordini alla fissazione di requisiti minimi dei corsi di formazione, senza alcuna necessità di autorizzazioni o riconoscimenti preventivi, prevedendo forme di auto-dichiarazione da parte degli organizzatori con meri controlli a campione;


  4. revisione della pianta organica dei notai, di cui all’art. 4, della L. 16 febbraio 1913, n. 89, in modo da aumentare significativamente il numero dei posti di notaio ivi previsti;
     

  5. abrogazione dell’articolo 2, comma 1, lett. b) del D.L. 4 luglio 2006, n. 233, convertito in legge dalla L. 4 agosto 2006, n. 248, nella parte in cui prevede il controllo, da parte degli ordini professionali, sulla trasparenza e veridicità dei messaggi pubblicitari veicolati dai professionisti.”

Come si può facilmente constatare, le misure proposte dall’Antitrust integrano e completano i princìpi di riforma delle professioni fissati nella manovra di agosto 2011, dettando al Governo l’agenda dei prossimi interventi di liberalizzazione che, una volta adottati a livello legislativo, determineranno la distruzione del sistema ordinistico.

L’Avvocatura non può consentire che venga portato a compimento un tale progetto. Deve pertanto assumere urgenti determinazioni che siano espressione unitaria dell’intera categoria. Per questa ragione l’Ordine degli Avvocati di Milano sarà presente all’Assemblea plenaria convocata il giorno 14 gennaio dal Consiglio Nazionale Forense per discutere delle iniziative da intraprendere.

Invio un invito pressante a intervenire in tale occasione a tutti gli Ordini e alle Associazioni forensi, affinché si possano prendere determinazioni ampiamente condivise in risposta alla gravità di quanto è in atto a danno nostro e di tutti i cittadini.

Un caro saluto.


Paolo Giuggioli