Non avrei mai voluto utilizzare il sito istituzionale dell’Ordine Avvocati di Trani per delle ragioni che reputo “minori” rispetto alle problematiche ben più gravi che investono l’Avvocatura in questo momento, ma la Sua lettera pubblicata proprio su tale organo di diffusione, richiede una risposta “alla pari”.
Entrando nel merito della Sua lettera, mi occorre fare alcune precisazioni:
il comunicato diffuso dal Direttivo Agifor, oggetto della questione, ha utilizzato un “gruppo chiuso” del social network “Facebook”, a cui sono iscritti circa 120 soci dell’Associazione, nonché il sito www.agifortrani.it.
Tale scelta è stata fatta perché si ritiene tali mezzi di diffusione adatti ai comunicati relativi all’Associazione che ho l’onore di presiedere.
Entrando nel merito del comunicato, devo correggerLa quando scrive che l’Agifor avrebbe “diffidato” la Sua Associazione dall’usare il suo logo per il manifesto.
Ebbene, in quel breve comunicato ci si limita a chiarire che l’Agifor non ha partecipato all’organizzazione della cena che si terrà a Canosa e che, pertanto, non aveva mai dato l’autorizzazione ad usare il logo.
Mai, come Lei ha scritto, l’Agifor ha diffidato nessuno dall’utilizzare il detto logo.
La precisazione nel comunicato si è resa un atto obbligato, visto che, senza esserne a conoscenza, abbiamo appreso da un manifesto che la cena da Voi organizzata era stata fissata per la stessa sera di quella organizzata dall’Agifor.
E’ opportuno sottolineare che la nostra festa era stata organizzata (e pubblicizzata informalmente con molti soci) già da due settimane rispetto alla diffusione del Vostro manifesto.
Sarebbe bastata una telefonata, nella quale saremmo stati messi al corrente della volontà di organizzare tale cena per il 16 dicembre, e noi dell’Agifor avremmo, certamente, cambiato la data.
Dinanzi a manifesti con il logo Agifor che pubblicizzavano una cena a Canosa e ad altri, con il medesimo logo, che pubblicizzavano una festa a Bisceglie, la confusione nei nostri soci è stata immediata, tanto da costringerci a divulgare quel comunicato di precisazioni.
Forse l’Ill.mo Presidente dell’Associazione “Angelo Palmieri” non sa che, da quando la nostra Associazione è nata, ha sempre organizzato la festa degli auguri di Natale (come anche quella estiva) e, nel contempo, ha partecipato (con tutto il direttivo) alle cene organizzate da tutte le altre Associazioni, sempre con il massimo spirito collaborativo.
Negli anni precedenti, infatti, siamo stati sempre coinvolti nell’organizzazione, o, quanto meno, avvertiti per tempo.
In questo modo, abbiamo sempre evitato che le date si accavallassero.
Rimarco che l’Agifor non ha mai inteso rinunciare all’organizzazione di propri eventi conviviali.
Ritengo, infatti, che in un momento di tale gravità per l’Avvocatura tutta, ed in particolare per i giovani Avvocati, dare la possibilità di partecipare ad un evento gratuito, sia quanto un’Associazione come la nostra, che vuole rappresentare al meglio proprio i giovani giuristi, debba prefiggersi come obiettivo primario.
Spero che quanto precisato possa eliminare ogni dubbio rispetto al reale intento di quel comunicato, atto unicamente ad eliminare confusioni sulle due feste.
L’Agifor sarà sempre disponibile ad organizzare con le altre Associazioni eventi che possano unire il Nostro Foro, con la speranza, però, di essere considerati degni di collaborarvi; rivendicherà sempre, tuttavia, la propria identità e la libertà di poter organizzare eventi alternativi, specie se questi saranno creati con l’unico intento di coinvolgere i giovani e dare loro la possibilità di essere protagonisti della vita del Foro.
L’A.GI.FOR. risponde alla lettera aperta del collega Limongelli.
Ill.mo Sig. Presidente dell’Associazione Avvocati Canosa, Minervino e Spinazzole “Angelo Palmieri”