IL C.N.F. INCONTRA IL FORO DI TRANI
Cronaca di una giornata con finale a sorpresa
di Francesco Tedeschi
Il 22 luglio u.s. in un pomeriggio soleggiato, ma rinfrescato da una leggera brezza, eminenti componenti del Consiglio Nazionale Forense hanno incontrato il Foro di Trani.
L’incontro si è tenuto presso la Sede della Biblioteca Storica del Consiglio dell’Ordine, preceduto dalla visita del Presidente del Tribunale Dott. Filippo Bortone il quale ha ritenuto doveroso salutare presso la nostra Sede Istituzionale i Consiglieri Nazionali ed accompagnarli in una visita del Palazzo di Giustizia.
Il nostro Presidente Francesco Logrieco, impareggibile anfitrione, ha fatto gli onori di casa ricevendo e presentando al foro i colleghi Andrea Mascherin, Carlo Allorio, Enrico Merli, Antonio De Giorgi ed Antonio Damascelli.
Per l’importanza dell’evento non hanno voluto far mancare la loro presenza il Foro di Foggia, rappresentato dal suo Presidente Mario Antonio Ciarambino, il foro di Brindisi con il suo Presidente Carlo Panzuti, che sono intervenuti offrendo interessanti spunti critici di riflessione, nonchè il foro di Lecce con la collega Annagrazia Maraschio ed il foro di Lucera con il collega Roberto De Simone. Il Presidente dell’Unione Regionale nonchè Presidente dell’Ordine di Taranto, Angelo Esposito, per pregressi impegni istituzionali, non ha potuto essere presente, mandando, tuttavia, un saluto.
Il foro di Trani era presente in massa con i suoi Consiglieri dell’Ordine, le rappresentanze di quasi tutte le associazioni forensi operanti sul territorio, numerosi colleghi e con la prestigiosa presenza del delegato OUA Domenico Monterisi, del Presidente dell’OGIM Domenico Insanguine, dei Presidenti emeriti Antonio Giorgino, Bruno Logoluso ed Ugo Operamolla.
Ad aprire la manifestazione il Presidente Francesco Logrieco che ha ripercorso le iniziative assunte in favore dell’Avvocatura nel corso di questi ultimi tempi. Il presidente ha ricordato come le decisioni assunte dal nostro Consiglio hanno avuto poi la conferma nelle decisioni del Consiglio Nazionale Forense ( cfr. con la delibera sul non riconoscimento di crediti formativi ai corsi per mediatori). Le considerazioni del nostro Presidente si sono concentrate su quanto da lui sostenuto nel corso dell’incontro avvenuto a Roma al Cinema Adriano, laddove ha ribadito la necessità di mostrare una unità dell’intera avvocatura in questo momento storico che ci vede sotto il fuoco di fila di attacchi ingiustificati da parte di alcune lobby economiche. Il Presidente ha poi ricordato il valore dei colleghi che hanno dato la vita per le istituzioni quali il collega Fulvio Croce, cui recentemente il nostro Ordine ha ospitato la mostra itinerante promossa dal Consiglio Nazionale Forense. L’iniziativa assunta nel nostro Foro ha ottenuto una eco a livello nazionale dove si è registrata una positiva recenzione della giornalista Dott.ssa Claudia Morelli, addetto stampa del CNF, che ha così riportato la notizia.
Dopo Roma, anche l’Ordine forense di Trani ospita fino ad oggi la mostra “Avvocato!”, dedicata a Fulvio Croce, presidente dell’Ordine degli avvocati di Torino ucciso dalle Brigate rosse, delle quali aveva assunto la difesa d’ufficio, il 28 aprile 1977.
La mostra, allestita a cura dell’Ordine di Torino e resa disponibile dal Cnf a tutti gli Ordini forensi che ne facciano richiesta, si inserisce nelle iniziative varate nel 2011 dal Cnf per celebrare l’Anno dell’Avvocatura.
“Questa iniziativa ha registrato a Trani un successo: non solo sotto il profilo storico ma anche come esempio etico soprattutto per i più giovani ”, commenta il presidente dell’Ordine Francesco Logrieco.
“L’uccisione di Fulvio Croce è stato il momento più drammatico della storia dell’avvocatura degli ultimi anni ed il suo sacrificio costituisce il momento più alto di rappresentazione del senso del dovere dell’avvocato quale soggetto costituzionale impegnato nella difesa del cittadino”.
Oltre la mostra fotografica, Trani ha proiettato anche il documentario sul processo di Torino, che ha avuto grande rispondenza del pubblico nelle tre proiezioni quotidiane.
“La funzione dell’avvocato è coessenziale all’esistenza della democrazia e l’avvocatura non ha mai fatto mancare il suo apporto negli snodi più drammatici o emblematici della storia d’Italia”, ha rilevato il presidente del Cnf, Guido Alpa.
“In questo momento storico, cui assistiamo a numerose iniziative anche legislative dirette allo svuotamento del ruolo dell’avvocato, il sacrificio di Croce va ricordato perché l’avvocatura deve rimanere autonoma, libera e indipendente come presidio della democrazia”, ha evidenziato Enrico Merli, coordinatore del gruppo di lavoro del Cnf Immagine dell’avvocatura
Tra gli altri hanno preso la parola il delegato OUA Domenico Monterisi che ha ribadito la necessità di una unità dell’avvocatura a livello sia politico che istituzionale proponendo iniziative comuni dell’OUA e del CNF.
Ma il foro di Trani ha rappresentato, con il garbo e l’eleganza che lo contraddistingue, alcune riflessioni su alcune iniziative del Consiglio Nazionale Forense. Hanno preso la parola il collega Domenico Palmieri, Presidente della locale ANF, che ha manifestato spunti critici alla recente proposta di modifica del Codice Deontologico sul comportamento e sulle incompatibilità del mediatore – avvocato. Il Presidente Emerito, nonchè presidente dell’OGIM Domenico Insanguine ha posto l’accento sulla necessità di investimenti sull’immagine dell’avvocato attraverso iniziative che non siano limitate a convegni rivolti agli addetti ai lavori, ma attraverso formule che siano dirette al grande pubblico per sensibilizzarlo all’importante ruolo che svolgiamo.
Hanno preso la parola il decano e Presidente Emerito Antonio Giorgino che ha intrattenuto la platea con riflessioni sul ruolo dell’avvocato e sul suo impegno diretto al riconoscimento della figura dell’avvocato quale soggetto costituzionale. Il consigliere Antonio De Giorgi ha ricordato l’impegno del Consiglio nella gestione dell’esame per avvocato che lo ha visto in questi due ultime tornate anni impegnato quale Presidente della Commissione Nazionale, interagendo con il collega Riccardo Bonadies, Presidente della Prima Commissione presso la Corte di Appello di Bari. Infine il Consigliere Antonio Damascelli ha comunicato le iniziative e l’impegno profuso dal CNF sul tema della Giustizia Tributaria.
All’esito delle riflessioni e delle sollecitazioni dei partecipanti hanno preso la parola i Consiglieri Andrea Mascherin, Carlo Allorio ed Enrico Merli ringraziando il foro per gli spunti critici offerti e comunicando le iniziative assunte dal CNF sulla promozione dell’immagine dell’avvocato con investimenti notevoli, sul rinnovamento della Fondazione dell’Avvocatura, cui sarà affidata la cura delle iniziative per la formazione professionale continua. In particolare il collega Mascherin ha apprezzato la nutrita presenza di numerosi colleghi che hanno mostrato interesse e sensibilità verso l’iniziativa itinerante del CNF ed ha ringraziato per la cordiale accoglienza ricevuta.
La cerimonia si è conclusa con un finale a sorpresa. Il Consigliere Mascherin ha dato pubblico riconoscimento del lavoro svolto in questi anni dal nostro Presidente Francesco Logrieco. Egli ha ricordato le iniziative ed il contributo fornito dal Presidente Logrieco nel corso degli anni della sua Presidenza, durante i quali ha mostrato saggezza, capacità e determinazione per l’affermazione dei valori e del ruolo dell’avvocato nella società civile. Il nostro Presidente, per il lustro che ha dato al nostro Foro ed all’avvocatura tutta, ha ricevuto la prima medaglia coniata dal CNF, per la prima volta concessa, quale pubbico e formale riconoscimento per il pregevole lavoro svolto dagli avvocati illustri a favore della categoria. Il Presidente Logrieco, emozionato e sorpreso, ha ringraziato il collega Mascherin ed il CNF per il riconoscimento, evidenziando, tuttavia, che il suo lavoro ed il successo delle sue iniziativa è il frutto del lavoro sinergico di tutte le componenti dell’avvocatura tranese; ha concluso il suo ringraziamento proponendo di consegnare al Consiglio la medaglia ricevuta, offrendo così il segno di impagabile attaccamento alle istituzioni come nel corso del suo mandato e nella sua vita ha sempre mostrato.
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