“SCENE DA UN’ASSEMBLEA”


Nella cornice della Biblioteca Storica del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani, depositaria delle memorie dell’Avvocatura Tranese, tra sottili suggestioni trasmesse dallo sguardo severo di codici e manuali rinascimentali, si è svolta l’Assemblea degli iscritti per l’approvazione del Bilancio consuntivo 2010 e preventivo 2011.


Il Presidente Avv. Francesco Logrieco ha dato lettura della relazione morale preceduta dalla visione di foto della biblioteca storica e degli avvenimenti più importanti che hanno caratterizzato la vita del Consiglio nell’anno passato.


Il Presidente ha fatto precedere l’esposizione degli aspetti contenutistici con i particolari ringraziamenti ai colleghi Antonio Giorgino e Domenico Insanguine; il primo, che ha cessato il suo incarico di Vice Presidente OUA lasciando un segno indelebile nella storia dell’avvocatura per l’impegno profuso nella sua fulgida carriera istituzionale e politica; il secondo, eletto Presidente della Commissione del Mediterraneo, che in sede di insediamento nella sua prestigiosa carica, ha iniziato il suo primo discorso come Presidente della Commissione ringraziando la lungimiranza dell’Ordine di Trani nella ricerca di un diritto comune nell’Europa del Sud, affiliandosi alla F.B.E. (Federation des Barreaux de Europe ) ed alla Commissione del Mediterraneo, di cui lui oggi è il massimo rappresentante, oltre a presiedere con successo l’O.G.I.M. (Osservatorio Giuridico Internazionale Migrazione), che ha sede in Trani.


Hanno fatto seguito i ringraziamenti per i Presidenti emeriti che ci sono sempre vicini, il Delegato alla Cassa Forense avv. Riccardo Marchio, il Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione avv. Sergio La Grasta, il Direttore della Scuola Forense, avv. Davide De Gennaro, i Presidenti delle Associazioni, i quali hanno il merito di mantenere unita l’avvocatura tranese e di non aver fatto mancare mai il loro appoggio nei tanti momenti difficili che questa consigliatura ha dovuto affrontare.


Non è mancato il pensiero di commiato per i colleghi che sono venuti a mancare nel corso del passato 2010, nonchè il ringraziamento ai Consiglieri per l’impegno profuso.


L’esordio del Relazione si è incentrato sulla evidenza della Biblioteca Storica come contenitore culturale e allocazione degli eventi di formazione, anche attraverso l’opera instancabile dello staff della Scuola Forense.


Un cenno al’abbandono del progetto di trasferimento del Tribunale, grazie all’intenso dibattito che ha visto l’avvocatura tranese contrapporre ai sostenitori di quel progetto argomenti insuperabili, di natura amministrativa e storica, volti ad affermare la necessità di non disperdere un patrimonio millenario di tradizioni e cultura giuridica che l’intero Paese invidia alla città di Trani, e ad impegnare l’Amministrazione a dare corso al progetto di riorganizzazione dell’edilizia giudiziaria nell’ambito del centro storico. Il Presidente ha evidenziato come l’Avvocatura tranese, nella circostanza, ha dato prova di autonomia, indipendenza e libertà, resistendo con garbata fermezza alle altrui lusinghe ed opponendo sempre il primato dell’etica e della legalità, con la conseguenza che il risultato è stato conseguito perché questa Avvocatura è consapevole che l’autonomia, l’indipendenza e la libertà costituiscono una garanzia intangibile e un bene pubblico che non possono essere sacrificati ad alcuna altra esigenza.


Entrando nel vivo degli argomenti di interesse per l’Avvocatura, il Presidente ha passato in rassegna le vicende che hanno caratterizzato il passato anno.


Il Congresso di Genova che ha rappresentato un momento di aggregazione dell’Avvocatura pieno di asprezze e polemiche verso le inadempienze del Governo sui temi più delicati che vedono coinvolti tutti gli avvocati: dalla riforma della professione alla mediconciliazione, agli effetti sulla professione della gravissima crisi economica aggravata dalla paralisi del sistema giudiziario.


Un puntiale esame dello stato dell’arte sulla riforma della professione forense è stato il capitolo all’uopo dedicato nella Relazione Morale dove il Presidente ha illustrato i caratteri principali della riforma.


Altro capitolo è stato dedicato alla Mediaconciliazione, che non vede gli avvocati contrari alle procedure di “risoluzione alternativa delle controversie” (ADR), ispirate al paradigma cooperativo del negozio diretto tra i litiganti, facilitato da un professionista neutrale nel ruolo di conciliatore, privo di potere decisionale, che aiuti le parti a trovare una soluzione negoziale della lite, accettabile da entrambe.


Invero ciò che l’Avvocatura lamenta è il tradimento proveniente da un Legislatore che la guarda con sospetto, che ne mortifica il ruolo costituzionale e che compromette il diritto del cittadino al giusto processo, laddove l’avvocatura è preoccupata dalla tentazione di “degiurisdizionalizzazione” che pare animare l’azione del Governo, perché prima di introdurre l’obbligatorietà della conciliazione, aveva tentato di affidare ai notai le domande di separazione consensuale e di divorzio congiunte, nonché di creare la figura dell’ausiliario del giudice (-progetto ripreso nelle ultime ore !-), oltre alle tante altre proposte volte appunto a “privatizzare” la giurisdizione, per favorire i poteri forti e danneggiare le classi meno abbienti.


Passando in rassegna lo Stato della Giustizia nel Circondario, il Presidente ha ribadito con dati statistici e con argomentazioni privi di smentita che il facile argomento del dissesto della Giustizia non dipende dal numero degli avvocati, come si sostiene da parte dei Magistrati, ma dalle inefficienze della macchina Giustizia, determinate dalla mancanza di una riforma strutturale dei processi organizzativi. Tra le inefficienze, il Presidente ha evidenziato la mancanza di un serio progetto di modernizzazione degli uffici giudiziari, anche attraverso l’ampio ricorso all’uso delle tecnologie moderne, e in particolare della informatizzazione, della digitalizzazione, dell’accessibilità tramite internet agli atti e documenti processuali, tutte innovazioni che avrebbero potuto innescare un processo virtuoso in grado di destinare importanti risorse umane, non più per attività di cd. front office, ma per attività di back office (-eppure le best practices di alcuni Uffici hanno ottenuto anche prestigiosi riconoscimenti all’estero, per cui dovrebbe risultare perfino naturale imitare quelle prassi-).


Ha fatto seguito il plauso per la splendida organizzazione della Scuola Forense di Trani, magistralmente diretta dal collega Davide De Gennaro, nonchè il ringraziamento speciale al collega Damiano De Ceglia per l’impegno profuso nel disbrigo delle pratiche per il gratuito patrocinio.


Una menzione alle attività del Consiglio hanno preceduto il ricordo per i tre avvenimenti che hanno caratterizzato l’impegno del Consiglio a favore dell’Avvocatura Tranese: la cerimonia di inaugurazione della Biblioteca Storica in Piazza Sacra Regia n. 9, tenutasi il 25 giugno 2010, con l’indimenticabile prolusione del prof. Gianfranco Liberati sul tema “La lettura di una grande Biblioteca Storica” e l’intervento della dott.ssa Esther Larosa; la cerimonia di conferimento della “Toga d’Oro” agli avv.ti Tommaso Albrizio, Enrico Alvisi, Michele Vittorio Anelli, Giovanni Campanile, Antonio Caroppo, Giuseppina Del Monaco, Girolamo Di Bari, Antonio Pompeo Di Terlizzi, Mauro Galantino, Giuseppe Larato, Carmelo Vania, tenutasi il 29 giugno 2010 presso l’auditorium della Biblioteca Storica; la cerimonia di conferimento della borsa di studio “Avv. Donato Di Paola” tenutasi il 18 dicembre 2010 sempre presso l’auditorium della Biblioteca Storica.


La lettura della Relazione morale si è conclusa con i ringraziamenti al personale, signore Amelia, Carmela, Giovanna e Rosa, per l’impegno quasi eroico profuso nel disbrigo degli affari dell’Ordine, che negli ultimi anni sono aumentati notevolmente, sacrificandosi oltre ogni possibile immaginazione, sempre con impareggiabile professionalità, nonchè la signora Porzia Roselli, anche lei sempre disponibile ad assolvere con impegno le gravose incombenze della Fondazione e della Scuola Forense.
Ultimo ringraziamento è stato riservato dott. Michele Lotito con i suoi collaboratori, al quale è andato il plauso dell’Avvocatura tranese, perché si è laureato recentemente in economia e commercio discutendo con il chiarissimo professore Gianluca Girone la tesi sui “Sistemi contabili degli ordini forensi”. Un intero capitolo della tesi lo ha dedicato al sistema di rendicontazione contabile del nostro Ordine, introducendo la trattazione dell’argomento con una emozionante ricostruzione storica delle tradizioni giuridiche dell’Ordine forense ed una precisa elencazione delle principali incombenze del C.O.A.


Concludendo il Presidente ha evidenziato che quando ci accusano di essere troppo severi, possiamo replicare che l’affermazione dell’etica è il principale obiettivo perseguito dal Consiglio, e se non fosse così i nostri modelli di comportamento non potrebbe essere oggetto di ricerca universitaria.


Un lungo applauso si è levato dalle poltrone che hanno riconosciuto ed apprezzato il lavoro svolto dal Presidente nel corso degli anni.


Une breve e sintetica relazione del Tesoriere ha preceduto gli interventi di numerosi colleghi tra i quali gli avv.ti Antonio Giorgino, Domenico Insanguine, Domenico Monterisi, Riccardo Marchio, Tullio Bertolino, Sabino Palmieri e Guido Lagrasta.


Ognuno non ha fatto mancare l’apprezzamento per il lavoro svolto dal Consiglio e per le decisioni sofferte e coraggiose, rese pubbliche nelle manifestazioni istituzionali dal Presidente.


L’Assemblea ha quindi approvato il Bilancio ed augurato al Consiglio un proficuo proseguimento del lavoro per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi manifestati dal Presidente.


La redazione



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