Una toga per il Tribunale.
Il dono dei due legali.



Gli avvocati molfettesi Bepi Maralfa e Maurizio Masellis
hanno omaggiato il 26 ottobre 2010
 la sezione molfettese del tribunale di Trani
di Lorenzo Pisani


( N.d.R. per gentile concessione dell’autore e della testata giornalistica MolfettaLive.it)


Il presente ogni giorno mette in un angolo i segni distintivi delle categorie. Le uniformi non sembrano andare più moda in una società che ci vuole paradossalmente tutti uniformi. Anche nelle aule di giustizia.


Qualcuno però non la pensa così e da qualche anno ha invertito, almeno all’interno del tribunale di Molfetta, la tendenza. Agli avvocati è consigliato di indossare durante i dibattimenti la toga. Dal retaggio antico, ma dal sapore sempre attuale. Simbolo non solo esteriore, ma della sacralità del dibattimento. Della garanzia dell’equilibrio tra accusa, difesa e giudizio.


Di toghe non ce ne sono mai troppe e così due avvocati molfettesi, Bepi Maralfa e Maurizio Masellis ne hanno donata una alla sezione distaccata del tribunale di Trani. Il 26 ottobre 2010  la consegna, nell’aula penale.


Un gesto – come hanno precisato i due legali – che rimarca l’importanza non solo simbolica del mantello nero. La toga equivalenza di libertà e indipendenza. E il ringraziamento è andato a chi ne ha ripristinato l’obbligatorietà: il giudice Lorenzo Gadaleta.


È stato il presidente dell’ordine degli avvocati di Trani, Francesco Logrieco, a prenderla in consegna prima di cederla al giudice. Si è detto fiero del gesto, raccontando onori e oneri in un aneddoto: la toga può pesare sulle spalle di un avvocato, e parecchio.


Gadaleta, prima di accettare il dono e ringraziare con parole di elogio i due avvocati molfettesi, ha tracciato un breve bilancio del suo operato nella sezione penale. Il tono è solenne ma non distaccato, s’intravvedono sensazioni che vanno oltre il ruolo istituzionale.


Su tutti i dati, un particolare: le cause sono passate da circa trecento a meno di duecento, snellendo l’attività del tribunale. E su tutto, la toga, con i suoi simboli.


Nella foto ricordo anche il giudice Riccardo Leonetti, coordinatore della sezione civile. Il tocco della toga, dorato, è lì, pronto a chissà quante battaglie legali.


Lorenzo Pisani


Immagini della giornata per gentile concessione dell’autore e della testata giornalistica MolfettaLive.it ( cliccare sulla miniatura per ingrandire l’immagine)