UNIONE NAZIONALE GIUDICI DI PACE
    * unagipa *                 


Oggetto: Giudici di Pace: astensione dalle udienze 01.03- 05.03.2010


Alla scrivente avv. Cristina Detoni, Giudice di Pace in Barletta, nella qualità di Presidente Circondariale di Trani dell’Unione Nazionale Giudici di Pace, appare doveroso esplicitare alle SS.VV. le ragioni dell’astensione nazionale dalle udienze proclamata dai Giudici di Pace dall’ 01 al 05 marzo 2010 che di seguito si riportano.


“Effettuati gli adempimenti previsti dal Codice di autoregolamentazione per l’esercizio dello sciopero, predisposto dall’Unione Nazionale dei Giudici di Pace, approvato dalla Commissione di Garanzia dello sciopero nei servizi essenziali ed avente valore erga omnes per la intera categoria, l’Unione Nazionale Giudici di Pace, in virtù di una iniziativa della ANGIPA, altra organizzazione di categoria, ma per le specifiche motivazioni che si espongono, comunica con la presente di aderire allo sciopero nazionale dei giudici di pace proclamato dall’01 al 05 marzo 2010.


L’Unione  pur apprezzando il fatto che  il Ministro della Giustizia, a seguito dei precedenti scioperi indetti dall’UNAGIPA, abbia sospeso la presentazione in Consiglio dei Ministri di un progetto di riforma contrastante con le principali richieste della categoria, abbia presentato un emendamento al decreto legge per  prorogare il mandato ai giudici di pace  in scadenza ed abbia manifestato, attraverso il Sottosegretario sen. Caliendo, l’intenzione di migliorare  l’attuale normativa sulla rinnovabilità dei mandati, denuncia pur tuttavia l’assenza di una volontà del Governo per assumere un provvedimento  che:



  1. assicuri la rinnovabilità dei mandati, previa verifica quadriennale, fino a 75 anni di età;

  2. introduca forme di  tutela previdenziale e assistenziale;

  3. assicuri  garanzie di indipendenza e autonomia ai GDP;

  4. riconosca la peculiarità della funzione dei giudici di pace non equiparabile ad alcun servizio “onorario part-time”;

  5. preveda la adeguata revisione delle indennità (mai rivalutate dal 1995);

  6. elimini le gravissime disfunzioni degli Uffici del Giudice di Pace determinate da:


    • assoluta insufficienza del personale  amministrativo in servizio;

    • irrazionale distribuzione dei giudici sul territorio, con enormi differenze dei carichi di lavoro da Ufficio a Ufficio (fino a 500 volte).

Roma 18 febbraio 2010









IL PRESIDENTE NAZIONALE
( Gabriele Longo)


        


IL SEGRETARIO GENERALE
(Alberto Rossi) 


Con preghiera di pubblicazione e divulgazione nei siti ed organi di stampa interessati. Grazie.


Barletta, 24.02.2010


avv. Cristina Detoni


Pres. Circ. Trani UNAGIPA