La Giunta dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana


premesso


– che il giorno 18 novembre 2009 la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il disegno di legge di riforma dell’ordinamento forense,
– che il 13 gennaio 2010 l’Avvocatura, in tutte le sue componenti, ha inviato al Presidente del Senato una lettera di decisa richiesta affinchè venisse immediatamente avviata la discussione del disegno di legge in aula, evidenziando come la riforma dell’ordinamento forense rappresenti un momento non più rinviabile per la nuova qualificazione della figura e del ruolo dell’avvocato, al fine di garantire con efficacia la difesa dei cittadini e la qualità della giurisdizione e sottolineando come la condivisione del testo emersa in Commissione Giustizia consenta un’immediata calendarizzazione in aula ed una celere approvazione;


preso atto


che a distanza di oltre tre mesi dall’approvazione del testo da parte della Commissione Giustizia, contravvenendo agli impegni da più parti reiteratamente assunti, il Senato non ha ancora provveduto a calendarizzare il disegno di legge per la discussione in aula;


denuncia


l’ingiustificabile inerzia della politica nel provvedere ad una riforma di assoluta necessità ed urgenza nell’interesse dei cittadini;


e


in attuazione della volontà espressa da tutte le componenti dell’Avvocatura, riunite il 20 febbraio 2010 presso il Consiglio Nazionale Forense;


delibera


lo stato di agitazione dell’Avvocatura;


proclama


l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria il giorno 10 marzo 2010, nel rispetto della normativa di legge in materia del codice di autoregolamentazione;


indice


una pubblica manifestazione di denuncia e protesta il giorno 10 marzo 2010 alle ore 10 presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale;


invita


l’Avvocatura tutta a prendere parte a detta manifestazione;


riserva


ulteriori determinazioni all’esito delle future scelte politiche;


dispone


trasmettersi la presente delibera a tutti i presidenti agli Ordini territoriali, alle Unioni distrettuali degli Ordini, al Consiglio Nazionale Forense, al Ministro della Giustizia, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere, ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, ai responsabili giustizia dei partiti.


Roma, 22 febbraio 2010