La “Edilizia Giudiziaria in Trani
La questione sollevata dal Presidente del Tribunale e la posizione degli Avvocati di Trani


L’intervista rilasciata dal Presidente del Tribunale di Trani, Dott. Filippo Bortone, alla Gazzetta del Mezzogiorno in data 9 febbraio 2010  ha suscitato profondo rammarico nella classe forense tranese.


Il Presidente del Tribunale Bortone ha rappresentato che le esigenze di miglioramento del servizio Giustizia di Trani possono trovare soluzione con lo spostamento della Sezione Civile in altro luogo individuato in un capannone ubicato su Via Andria.


Le perplessità manifestate dagli avvocati sono state liquidate nell’intervista con il laconico proclama: “non capisco il disappunto; peraltro il Tribunale è la casa più dei giudici che degli avvocati, nel senso che sono i magistrati, e con loro il personale di cancelleria, a lavorare per tutto il giorno negli edifici, molto più di quanto possano esser le frequentazioni degli avvocati


Così il Presidente del Tribunale Bortone, ha contestato agli avvocati il diritto di interloquire sul tema relegando l’attività forense ad una mera frequentazione delle aule giudiziarie, al pari di una gita scolastica, dimenticando che gli avvocati sono a pieno titolo utenti qualificati del servizio Giustizia e non meri frequentatori delle aule di giustizia. Probabilmente al Presidente del Tribunale è sfuggito che gli avvocati esercitano una attività di rilievo costituzionale diretto alla tutela dei diritti del Cittadino.


All’intervista è seguito il pronto e preciso riscontro del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Francesco Logrieco che con una lunga nota ha effettuato una serie di considerazioni ed analisi della vicenda sia dal punto di vista storico che dal punto di vista strutturale e funzionale dei bisogni e delle esigenze per il miglioramento del servizio Giustizia.


Il Presidente Logrieco ha evidenziato che i costi di adeguamento e di locazione della struttura individuata dal Presidente del Tribunale non troverebbero adeguata copertura finanziaria laddove gli adeguamenti e la ristrtturazione di Palazzo Carcano sono già stati finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti con il contributo del Ministero della Giustizia.


Sull’affermazione del Tribunale – Casa dei Giudici, il Presidente Logrieco ha rappresentato che nessun Giudice ha trascorso la sua vita professionale nello stesso Tribunale e pochi impiegati hanno potuto trascorrere l’intera vita professionale nello stesso Tribunale; al contrario l’avvocato abbandona il Tribunale soltanto quando non ha più la forza fisica di salire le scale.


Sulla irragionevole lunghezza dei processi il Presidente Logrieco ha evidenziato che tale problematica non dipende dalla edilizia giudiziaria ma da una mancata regolarizzazione delle attività di udienza.


Per completezza epistemologica il Presidente Logrieco ha allegato alla sua lettera la relazione morale letta durante l’assemlblea degli iscritti del 27/01/2010 nella quale è spiegato che non c’è giudice, nel processo, senza avvocato.


Ha concluso il Presidente Logrieco ricordando il sacrificio della vita di tanti avvocati, quali l’Avv. Giorgio Ambrosoli e l’Avv. Fulvio Croce, per tener fede alla Costituzione ed ai valori dalla stessa proclamati.


Di seguito è possibile scaricare l’intervista del Presidente del Tribunale di Trani e la lettera inviatagli dal Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani Avv. Francesco Logrieco.


-avv. Francesco Tedeschi-