Assemblea per l’approvazione del Bilancio 2009:
servizio giornalistico a cura di Antonello Norscia


Di seguito pubblichiamo il servizio giornalistico redatto dal collega Norscia e pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno.


Una relazione a tutto campo con uno sguardo a quanto è stato fatto nell’ultimo biennio ma soprattutto alle questioni che l’avvocatura tranese sarà chiamata ad affrontare sin da subito per affermare la centralità di una categoria che è essenza “di giurisdizione, libertà e democrazia”.
Prima che fossero aperte le urne per il rinnovo del consiglio dell’ordine (che però sembra atteso da una piena riconferma come riferiamo in altro articolo) il presidente “uscente” Francesco Logrieco, come suo costume, non s’è risparmiato.
Ha spaziato da temi d’interesse nazionale, quale l’incipiente riforma dell’ordinamento professionale al vaglio del Parlamento, a vicende prettamente locali come l’edilizia giudiziaria e la circoscrizione giudiziaria, nelle scorse settimane inaspettatamente finita al centro di un dibattito avviato dal presidente del Tribunale di Trani, Filippo Bortone, secondo cui sarebbe stata auspicabile una revisione dell’attuale circondario per farlo coincidere col territorio della sesta provincia.
Temi diversi ma con un sottile filo rosso come comun denominatore: il rispetto della dignità dell’avvocato, anche da parte dei giudici, sotto diversi profili. “Un invito – ha affermato Logrieco – che non è rivolto solo agli avvocati per sollecitarne il riscatto morale ma anche alla magistratura a confrontarsi con l’avvocatura sui temi importanti della giustizia per non dimenticare mai che non c’è giudice, nel processo, senza avvocato”.
Una relazione di “alto profilo” com’è stata definita dagli ex presidenti dell’ordine intervenuti all’assemblea, Antonio Giorgino, Ugo Operamolla, Domenico Insanguine, Bruno Logoluso e dal delegato distrettuale della Cassa Forense Riccardo Marchio, per quella che è stata la “prima” della nuova sede secondaria dell’ordine, nei locali funzionali e finemente arredati ai civici 9-10 di Piazza Sacra Regia Udienza.
Una sede che sostituisce quella di Palazzo Caccetta (il cui canone di locazione alla Curia era pagato dal Comune) ad intere spese dell’ordine.
“Il fiore all’occhiello di questa consiliatura” – ha orgogliosamente affermato Logrieco. La Scuola Forense potrà finalmente operare in una sede degna del prestigio e dei risultati che ne hanno consolidato il primato”: peraltro nell’ultima sessione degli esami per l’abilitazione alla professione la scuola ha visto abilitati oltre l’80% dei praticanti che avevano frequentato il corso di preparazione. “L’Avvocatura – ha proseguito Logrieco – ha finalmente un auditorium, con 160 posti in videoconferenza, ove potranno tenersi le assemblee, i seminari formativi, incontri con le associazioni, senza dover elemosinare ospitalità; e dove può esser custodita la preziosa biblioteca”.
L’allestimento della nuova sede è l’esempio di come devono essere investiti i contributi economici degli iscritti e valorizzato il patrimonio dell’ordine.
Una sede che “rappresenta un vero e proprio schiaffo alle istituzioni” ha evidenziato in un intervento l’avv. Riccardo Bonadies.
“Con le Istituzioni siamo a credito, un credito incalcolabile che non chiederemo mai di riscuotere, ma neppure rinunzieremo di rammentare ai nostri debitori” aveva poco prima detto Logrieco a proposito della volontà del futuro consiglio “d’intensificare il dialogo costruttivo avviato con le dirigenze del Tribunale per migliorare il funzionamento della giustizia nel circondario, attraverso l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse, umane e finanziarie, secondo modelli più avanzati d’organizzazione del lavoro fondati sull’etica del risultato e della responsabilità”.
Temi “caldi” della relazione, la circoscrizione del tribunale e l’edilizia giudiziaria degli uffici tranesi.
Ma se sotto il primo profilo la proposta di Bortone che incontrò una forte opposizione della classe forense (il Tribunale sarebbe declassato per la perdita degli importanti bacini di utenza di Molfetta, Ruvo, Corato Terlizzi) la preoccupazione degli avvocati sembra ormai un brutto ricordo, “Il Presidente del Tribunale ha assicurato che non inoltrerà al Ministero l’istanza di modifica delle circoscrizioni giudiziarie”; l’ipotesi di trasferire gli uffici del settore civile in un’area differente e forse distante dall’attuale cittadella giudiziaria del centro storico è tutt’altro che scongiurata. “L’ordine – ha evidenziato Logrieco – sosterrà una soluzione all’interno del centro storico, per realizzare una cittadella giudiziaria che dovrà contenere Palazzo Torres, a meno che non si voglia disperdere un patrimonio millenario di tradizioni e cultura giuridica che l’intera Nazione invidia alla Città di Trani. E’ inutile nasconderci che la situazione dell’edilizia è carente. I problemi, tuttavia, non possono essere risolti con soluzioni improvvisate e non idonee a garantire il superamento della fase emergenziale. Nella commissione di manutenzione del 27 novembre, nella quale si sarebbero dovute aprire le buste delle offerte pervenute al Comune, ho manifestato la mia contrarietà alla loro apertura ed ho ribadito che l’Avvocatura tranese esprimerà il parere sull’idoneità, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, dell’edificio destinato agli uffici giudiziari soltanto dopo che una commissione tecnica avrà determinato il reale fabbisogno, attraverso uno studio prudente delle necessità dei singoli uffici coinvolti nel programma edilizio”.


-Avv. Antonello Norscia


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