Posta Elettronica Certificata obbligatoria
ed iniziative del Consiglio
Entro il 28 novembre 2009 ogni iscritto è obbligato alla comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica certificata ( P.E.C.) alla Segreteria del Consiglio dell’Ordine.
Tale obbligo è scaturito da quanto disposto dal comma 7 dell’art. 16 della Legge n. 2/2009, di conversione del decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008.
Il Consiglio dell’Ordine per venire incontro alle esigenze dei propri iscritti si è già dotato di un sottodominio pec raggiungendo una intesa con la società DCS.
L’intesa raggiunta con la DCS prevede, a titolo gratuito fino alla fine del 2010, la concessione di una casella di Posta Elettronica Certificata per ogni iscritto con il seguente indirizzo tipo nome.cognome@pec.ordineavvocatitrani.it.
Il Consiglio non ha ritenuto di vincolare nessun iscritto per il rinnovo della casella di posta elettronica certificata. Conseguentemente ogni iscritto potrà liberamente scegliere se attivare la PEC con il servizio offerto dal Consiglio, così come, alla fine del periodo di gratuità della casella di posta elettronica, potrà valutare di rinnovare il servizio direttamente con la DCS al prezzo agevolato di € 4,00 oltre i.v.a. per anno.
Per attivare la casella di posta elettronica certificata con la DCS si seguano le istruzioni scaricabili in calce. In ogni caso si sta provvedendo all’invio di fax con le istruzioni direttamente agli studi dei colleghi iscritti.
Di seguito i link per l’attivazione e per l’accesso successivo all’attivazione della casella di posta elettronica certificata con il dominio @pec.ordineavvocatitrani.it
All’esito dell’attivazione della casella di posta elettronica certificata, ogni iscritto dovrà farne comunicazione alla Segreteria del Consiglio al fine di consentirle di predisporre l’elenco previsto dal citato art. 16 legge. 2/2009. In calce è scaricabile il modello di comunicazione da consegnare in Segreteria.
Questa iniziativa si pone nel quadro degli impegni assunti da questo Consiglio per favorire e rendere più funzionale l’esercizio dell’attività professionale degli iscritti.
Il Consiglio dell’Ordine