L’UNIONE REGIONALE DEGLI ORDINI FORENSI DELLA PUGLIA


Riunita in Assemblea straordinaria a Trani il giorno 7 ottobre 2008, alla presenza, tra gli altri, del Consigliere Nazionale avv. Antonio de Giorgi e del Vice Presidente O.U.A. avv. Antonio Giorgino;
esaminata la bozza di riforma della Professione Forense pervenuta presso le Segreterie degli Ordini in data 7 ottobre 2008;
richiamati i propri documenti del 7 luglio 2008 e del 9 settembre 2008, nonché i deliberati degli Ordini Forensi di Bari, Lucera, Taranto e Trani.


RIBADISCE


la necessità assolutamente imprescindibile che la legge di riforma professionale salvaguardi la piena autonomia degli ordini territoriali che appare, prima facie, sensibilmente vulnerata dal testo elaborato dalla Commissione insediatasi presso il Consiglio Nazionale Forense.


OSSERVA


che il testo in esame attribuisce al Consiglio Nazionale Forense una potestà regolamentare senza precedenti ed eccessiva, che mal si concilia con il carattere eminentemente liberale della professione di Avvocato e, nel contempo, rivela un eccesso di delega in relazione alle materie ed alle funzioni storicamente demandate ai Consigli degli Ordini territoriali, anche attraverso la superfetazione di organismi ed enti evidentemente pleonastici.


RIAFFERMA


la centralità del Congresso Nazionale come Assemblea Generale degli Avvocati ed ineludibile momento politico di discussione e confronto sui temi della Giustizia, della tutela dei diritti e delle problematiche attinenti alla professione di Avvocato, ed invita a prevedere una convocazione periodica a cadenza biennale, già presente nel precedente testo.


INVITA


il Consiglio Nazionale Forense a considerare, nella stesura definitiva del testo normativo:



  1. quanto alla funzione disciplinare, richiamati i rilievi formulati dall’Unione Lombarda con la nota del 2 ottobre 2008, la indispensabilità di conservare in capo agli ordini territoriali la funzione decidente pur con la previsione di un diverso ed autonomo organo inquirente;

  2. relativamente alla disciplina dell’accesso, la necessità che il percorso formativo sia affidato in via esclusiva alle Scuole Forensi, cui va riconosciuta assoluta centralità e piena autonomia, anche nella prospettiva della introduzione normativa della formazione obbligatoria;

  3. quanto alla effettività dell’esercizio professionale, richiamando il suo precedente deliberato, la indifferibile necessità di una iscrizione contestuale alla cassa di previdenza ed all’albo professionale, previa omogeneizzazione delle attuali asimmetrie;

  4. in riferimento, infine, alle elezioni dei componenti del Consiglio Nazionale Forense, l’adozione del criterio di elezione a suffragio diretto e l’uniformità della durata della carica dei componenti dei Consigli degli Ordini territoriali e del Consiglio Nazionale Forense.

Trani, 07 ottobre 2008.


Il Presidente
Avv. Guido de Rossi