La cerimonia di insediamento del Presidente del Tribunale Dott. Filippo Bortone.
La cronaca
di Antonello Norscia


I giorni che segnano l’avvio delle tappe della carriera non si scordano mai, come del resto gli esami non finiscono mai.
E così sarà anche per Filippo Bortone che da ieri ha preso possesso delle funzioni di presidente del Tribunale di Trani, tra saluti, auspici ed impegni per far girare ai giusti giri una macchina tanto antica quanto complessa.
Una guida che non dipende solo da lui, chiamato, come del resto i predecessori, a far di necessità virtù, supplendo con l’organizzazione ed il gioco di squadra alle carenze di organico e mezzi: né più e né meno di quanto avviene in altri settori dove la maggior qualità deve supplire alla minor quantità.
E così dopo i saluti, Bortone inizierà a prender esatta contezza dei vizi e delle virtù che connotano il Tribunale di Trani.
Ma ieri è stata la giornata dedicata al benvenuto, il primo giorno di scuola sebbene lui sia il preside. Le questioni si affronteranno da lunedì, prevedendo anche la sequela di trasferte nelle singole sedi distaccate del Tribunale, dove i sindaci delle rispettive città interessate (Andria, Barletta, Canosa, Molfetta e Ruvo) saranno invitati a non ignorare che il problema giustizia, almeno per ciò che concerne l’edilizia giudiziaria, passa anche, e soprattutto, da loro. Oltre alle 5 sedi staccate del Tribunale il circondario conta pure 9 uffici del giudice di pace, assenti solo a Terlizzi e Spinazzola.
L’insediamento di Bortone avviene a pochi giorni dal ritorno al pieno regime dell’attività giudiziaria: il 16 settembre ricominciano a celebrarsi le udienze civili e penali. Il momento giusto per vivere sul campo la realtà tranese e valutare gli opportuni correttivi all’atavico deficit di uomini e mezzi.
Sessantatre anni, foggiano d’adozione, Bortone giunge a Trani dopo aver presieduto il Tribunale di Chieti: un ufficio più piccolo di quello tranese e con una sola sezione distaccata.
A Trani troverà ben altro contesto, con un bacino d’utenza moltiplicato e con realtà cittadine importanti e variegate.
La cerimonia d’insediamento si è svolta in tre fasi.
Dopo il saluto ricevuto nella stanza di presidenza, Bortone ha preso effettivo possesso delle sue funzioni nell’aula d’udienza della sezione penale dinanzi alla dr.ssa Concetta Russi, che ha presieduto la cerimonia con a fianco i colleghi Francesco Messina e Alberto Binetti; sullo scranno destinato al procuratore della Repubblica, l’aggiunto Pasquale Drago.
Bortone succede a Vito Savino, da febbraio passato alla presidenza del Tribunale di Bari.
In questi mesi di “vacatio” le funzioni di presidente sono state svolte dalla Russi sino al 30 giugno e successivamente dall’altro presidente di sezione Cesarea Carone.
L’immissione in possesso si è svolta alla presenza di numerosi magistrati, sia giudicanti che inquirenti, sia togati che onorari, del personale di cancelleria, e di alcuni esponenti delle forze dell’ordine tra cui il comandante dei carabinieri di Trani Alessandro Colella. Presenti, tra gli altri, anche il coordinatore dei giudici di pace di Trani Antonio Ligorio, l’avv. Francesco Spina, sindaco di Bisceglie, e consiglieri dell’ordine degli avvocati.
Nel corso della cerimonia d’insediamento si sono susseguiti i saluti e gli auspici anche del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani Francesco Logrieco, del presidente dell’Ordine dei Commercialisti e dei Revisori Contabili Marcello De Trizio, del direttore delle cancellerie Giulio Bruno e del giudice Grazia Miccoli, delegata dal presidente della sottosezione tranese dell’Associazione Nazionale Magistrati Achille Bianchi.


In particolare un benvenuto cordiale seguito da una fotografia in chiaroscuro e dalla immediata disponibilità alla collaborazione. Si è basato su questi tre aspetti l’intervento di saluto del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani Francesco Logrieco al neo presidente del Tribunale Filippo Bortone.
Dopo aver ricordato gli antichi fasti tranesi che, tra l’altro, diedero alla luce gli “Ordinamenta Maris” nel 1063 e alle prime leggi penali di Carlo I D’Angiò nel 1269, Logrieco ha sviluppato la sua istantanea.
<La situazione della giustizia a Trani, è inutile nasconderlo, è certamente insoddisfacente per tutti: per i cittadini, che attendono dai giudici togati l’attuazione concreta della giustizia nella società e nell’esercizio della giurisdizione; per gli avvocati, che quotidianamente avvertono il peso di un sistema giudiziario in frantumi, e che subiscono attacchi da forze politiche e movimenti di consumatori finanziati dallo Stato che vorrebbero ridimensionare la peculiarità della funzione sociale e costituzionale svolta dall’avvocato; per i magistrati ai quali rinnovo il rispetto, la fiducia e la riconoscenza per l’impegno gravoso che ogni giorno profondono, spesso costretti a lavorare in condizioni difficili, senza conseguire risultati confortanti; per i funzionari, i cancellieri ed il personale in genere il cui impegno non sempre è sufficiente a colmare le carenze dell’organico. Una crisi ormai cronica in alcune sezioni distaccate del Tribunale, che pur amministrando lo stesso carico di lavoro di molti tribunali provinciali hanno in forza uno o al massimo due magistrati togati, e dotazioni, sia di fondi che di personale, assolutamente insufficienti. Non secondari sono i disservizi di alcuni uffici di vitale importanza per il processo e l’amministrazione della giustizia. L’avvocatura tranese è consapevole che le attuali dotazioni di risorse, sia materiali che umane, a disposizione del settore giustizia non sono sufficienti neppure per consentire il funzionamento ordinario, per cui non chiederà l’impossibile. Siamo convinti che molti disagi possano essere eliminati senza alcun impegno finanziario ma semplicemente armonizzando le risorse ed ottimizzando il lavoro>.
Logrieco ha, infine, auspicato <un tavolo di concertazione in cui potranno confrontarsi tutti gli operatori> e offerto a Bortone la massima disponibilità per la soluzione delle varie problematiche sul tappeto.


<Si dice che la pubblica amministrazione e dunque anche la giustizia funzionino solo grazie alla buona volontà di qualcuno. Non è giusto ma è sempre stato così – ha detto Bortone. Spero di fare del mio meglio e di ottenere anche a Trani l’ausilio di tutte le componenti interessate, così com’è successo in tutti i tribunali dove ho lavorato. Tra le varie valutazioni occorre migliorare alcuni problemi logistici degli uffici, pensati quando la giustizia era amministrata diversamente e gli operatori non erano così numerosi. Si dice pure che ogni città dovrebbe sostenere le spese per pagare i suoi giudici: mi auguro che almeno provvedano ad offrire edifici consoni alle necessità”.
Affabile ed aperto al dialogo. Così è apparso il neo Presidente del Tribunale di Trani. Il suo compito è arduo ma al contempo prestigioso ed affascinante.
E così gli auguri si sono susseguiti anche nel corso del rinfresco offerto nell’aula di corte d’assise.


Buon lavoro.


Antonello Norscia


(N.d.R. L’articolo del collega Norscia è stato pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno)


Immagini della giornata ( cliccare sulla miniatura per ingrandire l’immagine)