Di seguito pubblichiamo l’intervento ed il saluto del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani – Avv. Francesco Logrieco in occasione della cerimonia di insediamento del neo Presidente del Tribunale di Trani Dott. Filippo Bortone.


Signor Presidente,
mi consenta, innanzitutto, di indirizzare il mio omaggio alla dott.ssa Concetta Russi, che pur continuando a svolgere le funzioni giurisdizionali, ha presieduto per molti mesi il Tribunale in un momento non certamente tranquillo, con grande senso di responsabilità e sensibilità istituzionale, accogliendo nei limiti del possibile le istanze rivolteLe dal Consiglio dell’Ordine.


Un saluto cordiale a tutti i magistrati, ordinari ed onorari, agli avvocati, ai funzionari, al personale di cancelleria oggi convenuti numerosi per salutarLa ed assistere a questa cerimonia di insediamento, che non è solo un atto formale.
Lei è stato chiamato all’alto onore di presiedere uno dei più antichi e nobili Tribunali, nel quale si amministra giustizia da oltre otto secoli, e che è stato sede della Gran Corte e della Corte di Appello delle Puglie per 117 anni.
Trani è culla del diritto: qui videro la luce gli Ordinamenta Maris nel 1063; qui furono promulgate le prime leggi penali dal Carlo I d’Angiò nell’anno 1269.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, che mi onoro di presiedere da pochi mesi, è presente a Trani, quale rappresentanza istituzionale, dal lontano 1874, anno di fondazione degli Ordini Forensi e del primo Ordinamento Professionale.
A Trani hanno esercitato la professione illustri Avvocati e Magistrati, che tanto onore e prestigio hanno conferito a questo Tribunale.


Purtroppo, la situazione della giustizia a Trani, è inutile nasconderlo, è certamente insoddisfacente per tutti: per i cittadini, che attendono dai giudici togati l’attuazione concreta della giustizia nella società e nell’esercizio della giurisdizione; per gli avvocati, che quotidianamente avvertono il peso di un sistema giudiziario in frantumi, e che subiscono attacchi da forze politiche e movimenti di consumatori finanziati dallo Stato che vorrebbero ridimensionare la peculiarità della funzione sociale e costituzionale svolta dall’avvocato; per i magistrati, ai quali rinnovo il rispetto, la fiducia e la riconoscenza per l’impegno gravoso che ogni giorno profondono, i quali spesso sono costretti a lavorare in condizioni difficili, senza conseguire risultati confortanti; per i funzionari, i cancelleri ed il personale in genere il cui impegno non sempre è sufficiente a colmare le carenze dell’organico.
Non è questa la sede, né il momento per approfondire i molteplici problemi che affliggono il nostro Tribunale, perché li affronteremo insieme, se Lei lo riterrà opportuno, meglio se nell’ambito di un costruttivo tavolo di concertazione in cui potranno confrontarsi tutti gli operatori. In questa sede, però, non posso tacere la preoccupazione dell’Avvocatura tranese per la situazione della Sezione lavoro interessata da gravi problemi organizzativi e di gestione delle udienze; per la crisi ormai cronica dell’amministrazione della giustizia in alcune sezioni distaccate del Tribunale, che pur amministrando lo stesso carico di lavoro di molti tribunali provinciali, hanno in forza uno o al massimo due magistrati togati, e dotazioni, sia di fondi che di personale, assolutamente insufficienti; per i disservizi di alcuni uffici di vitale importanza per il processo e per l’amministrazione della giustizia.. Una ricerca commissionata dall’Unione delle Camere Penali all’Eurispes, che ha monitorato anche i processi penali trattati presso questo Tribunale, collegiale e monocratico nella sede centrale nonché monocratico nelle cinque sezioni distaccate, i cui risultati verranno pubblicizzati a Roma il prossimo 25 settembre, ha evidenziato, tra l’altro, gravi difetti di organizzazione giudiziaria ed una maggiore produttività nella trattazione dei processi monocratici presso le sezioni distaccate dove i carichi di lavoro sono perfino maggiori della sede centrale.
L’Avvocatura tranese è consapevole che le attuali dotazioni di risorse, sia materiali che umane, a disposizione del settore giustizia non sono sufficienti neppure per consentire il funzionamento ordinario, per cui non Le chiederà niente di impossibile.
Siamo convinti che molti disagi possono essere eliminati senza alcun impegno finanziario, ma semplicemente armonizzando le risorse a disposizione dell’Ufficio ed ottimizzando il lavoro di tutti gli operatori.


Nel rispetto dei ruoli e delle competenze il Consiglio dell’Ordine continuerà a formulare proposte costruttive per migliorare l’amministrazione della giustizia; solleciterà l’adozione di interventi per ottimizzare i carichi di lavoro soprattutto nell’area civile, e garantire l’attuazione piena e concreta della Giustizia anche nelle sezioni distaccate; chiederà l’osservanza dell’art. 43 bis dell’Ordinamento giudiziario per restituire ai giudici ordinari la centralità nell’amministrazione del processo e della Giustizia; chiederà il rispetto delle tariffe forensi che il decreto Bersani non ha abrogato, e che rimangono in vigore ai fini della liquidazione delle spese di giudizio e per la definizione del compenso in caso di liquidazione giudiziarie e di gratuito patrocinio, laddove, purtroppo, soprattutto in quest’ultimo settore, ci vengono segnalate giornalmente liquidazioni illegittime e mortificanti; e sarà al Suo fianco per sollecitare i Comuni a migliorare l’edilizia giudiziaria ed a rimuovere le numerose ed insopportabili barriere architettoniche che limitano l’accesso alla giustizia.


In Italia ci sono tribunali cosiddetti di “eccellenza” che, pur avendo a disposizione gli stessi mezzi e le stesse dotazioni degli uffici collocati in una fascia più bassa, hanno raggiunto tale risultato incentivando o imponendo l’adozione di prassi virtuose, che Uffici in “affanno” come il nostro dovrebbero imitare, piuttosto che istituzionalizzare nuove prassi e nuovi protocolli che soddisfano, forse, solo l’utenza locale, e alimentano la tradizione infausta degli usi mandamentali che non apportano alcun contributo reale alla efficienza della Giustizia.
Standars elevati di qualità e di attuazione della giustizia sono stati realizzati soltanto presso quegli Uffici ( penso a Trieste, Torino, Bolzano, ecc) le cui dirigenze hanno lavorato in strettissima collaborazione con i Consigli dell’ordine.


Signor Presidente, anche a Trani la difficoltosa modernizzazione degli uffici, la informatizzazione, il Polisweb, tra poco anche l’accessibilità tramite internet agli atti e documenti processuali, e molti altri progetti sono stati attuati grazie anche all’impegno, umano e finanziario, del Consiglio dell’Ordine, che ha operato in stretta sinergia con zelanti dirigenti, funzionari e personale di cancelleria; anzi colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il dr. Giulio Bruno e la dott.ssa Angela Scagliola per la loro lodevole collaborazione.
Sono certo che la Sua statura morale e intellettuale, le Sue ottime capacità manageriali, la Sua sensibilità istituzionale, che ci è stata immediatamente segnalata da numerosi Colleghi che hanno avuto l’onore di conoscerLa come Magistrato e Presidente, sono virtù che consentiranno anche al nostro Tribunale di raggiungere un livello di eccellenza nell’organizzazione e nell’amministrazione della giustizia, e, in conseguenza, a Lei di conseguire maggiori onorificenze ed esperienze professionali ancora più prestigiose.


Questo è l’augurio che a nome mio personale, dei signori Consiglieri, e dell’Avvocatura tranese tutta rivolgo a Lei e …. alla Giustizia.
Trani 4 settembre 2008


Il Presidente
Avv. Francesco Logrieco