Riteniamo utile pubblicare uno stralcio del verbale della riunione dell’Unione Regionale degli Ordini Forensi di Puglia avvenuta a Lecce il 7 luglio 2008 che ha assunto una precisa posizione sul tema della riforma dell’ordinamento forense che sarà oggetto di dibattito e discussione nel prossimo XXIX Congresso Nazionale che si terrà a Bologna dal 13 al 16 novembre prossimo. deliberando un programma di lavori da sottoporre al vaglio delle componenti istituzionali ed associative. Prezioso il contributo offerto dal nostro Presidente Avv. Francesco Logrieco che ha ribadito l’utilità di partire dal progetto conosciuto come ” Vietti bis ” per l’elaborazione di un progetto di riforma dell’Ordinamento Forense
L’Unione Regionale degli Ordini Forensi di Puglia
Riunita in assemblea a Lecce il giorno 7 luglio 2008, presenti tra gli altri, il Presidente Onorario avv. Vittorio Aymone e il Vice Presidente dell’O.U.A. avv. Antonio Giorgino dopo ampia ed articolata discussione
A) Segnala l’esigenza di rafforzare il Congresso Nazionale sotto il profilo istituzionale e politico, e di rafforzarne la centralità e la dignità;
B) Ribadisce l’improcrastinabile necessità di dar vita in tempi brevi a una riforma dell’ordinamento forense che rifletta la specificità della professione d’Avvocato ed il suo rilievo costituzionale e sociale, ed invita gli organi competenti a porre le relative tematiche al centro del dibattito del Congresso di Bologna, che deve rappresentare il momento di espressione di un progetto condiviso e finalmente unitario, e non più soltanto l’occasione di confronti sterili e improduttivi, come è accaduto in passato con sconcertante frequenza.
C) Individua nella “Vietti bis” lo schema più aderente a quei paradigmi e, più in generale, all’identità e allo stesso tessuto spinale della categoria, un equilibrio punto di partenza sul quale operare adeguatamente in vista della elaborazione di un progetto che coniughi i cardini e le radici della professione forense con le pur ineludibili esigenze della società globale e della new economy, senza velleità castuali ma con l’obiettivo irrinunciabile di tutelare i valori e la nobiltà del Ceto Forense contro l’inqualificabile tentativo di parte importante del mondo politico ed economico di imprenditorializzare la professione dell’Avvocato.
D) Da mandato ai Presidenti degli Ordini Forensi di elaborare un progetto di riforma da sottoporre al vaglio di tutte le componenti istituzionali ed associative della categoria in vista dell’Assise congressuale.
E) Invita i Delegati e gli Organi della Cassa Forense, peraltro in scadenza di mandato, ad astenersi dall’assumere determinazioni in ordine alle paventate modifiche del regime previdenziale, che si rivelerebbero intempestive, segnatamente in ragione della particolare rilevanza e delle problematiche sul tappeto, che impongono ad ogni evidenza un ampio confronto con tutte le rappresentative istituzionali ed associative dell’Avvocatura.
Il Segretario |
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