DOCUMENTO POLITICO DELL’ASSEMBLEA TENUTASI A ROMA IL GIORNO 09 FEBBRAIO 2008

 

 

L’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, riunita in via straordinaria in Roma il 9 febbraio 2008, con la partecipazione delle Istituzioni forensi, di Ordini, Unioni e Associazioni, dopo ampio ed approfondito dibattito

ESPRIME PIENA CONDIVISIONE


sul documento varato dalla Giunta in data 25 gennaio 2008 ed in merito alle iniziative con lo stesso assunte, affermando l’importanza che, nella presente fase pre-elettorale, l’Oua più che mai eserciti il ruolo che gli è proprio, di interlocutore di tutte le forze politiche, per perseguire un effettivo ed organico riassetto del sistema giustizia, la sua ripresa di qualità e di efficienza, unitamente alla riaffermazione della legalità e al riconoscimento del ruolo del difensore;


RIBADISCE


il fermo impegno dell’Avvocatura Italiana per ricondurre i cittadini al centro della Giustizia e la Giustizia al centro del dibattito politico, nel rispetto dei principi irrinunciabili e delle posizioni espresse nel corso degli anni, sulla scorta di una corretta e rigorosa interpretazione del dettato costituzionale;


DA’ MANDATO


alla Giunta di



a) inviare senza ritardi la programmata lettera aperta al Presidente della Repubblica, affinché la Questione Giustizia sia assunta quale impegno prioritario per lo sviluppo del Paese, e conseguentemente sia posta al primo posto nei programmi che i singoli partiti e le coalizioni andranno ad elaborare nei prossimi giorni;
b) proseguire nelle iniziative di mobilitazione intraprese, moltiplicando i contatti con le espressioni della cittadinanza e del mondo produttivo, e richiedendo a tutte le forze politiche di assumere precisi impegni con riferimento ai punti che seguono, i quali in sequenza enunciano un progetto e sono esplicativi di un vero e proprio “Programma Giustizia”, finalizzato all’affermazione di soluzioni concrete, per la cui immediata realizzazione va definito un piano di sviluppo e di risanamento del settore, i cui punti critici, non altrimenti risanabili, fanno oggi ritenere la necessità di interventi radicali sul sistema, la cui attuale condizione va ritenuta corresponsabile della difficile congiuntura economica del Paese
c) per la realizzazione del quale elaborare al più presto un cadenzato piano di sviluppo, che possa credibilmente affrontare snodi che oggi fanno ipotizzare la non rimediabilità del sistema, ed hanno scandalosi impatti anche sul sistema economico del Paese.


PRECISA


in via definitiva i punti programmatici posti dall’Avvocatura, come segue:




  1. avvio, quale impegno preliminare e prioritario, della Costituente sulla giustizia e sulle sue forme e sedi di esercizio, di cui facciano parte parlamentari, magistrati, avvocati e rappresentanti delle altre figure del mondo della giustizia;


  2. rivisitazione dei riti processuali civili con riduzione a pochi modelli modulabili, anche sulla scia delle esperienze europee a riguardo;


  3. individuazione ed approvazione di interventi in campo penale, di tipo sostanziale (depenalizzazione ecc.) e processuale, tesi a assicurare il rispetto delle garanzie e dei diritti di tutte le parti del processo, così come tempi rapidi, nell’interesse anche delle vittime del reato, innescando un circuito virtuoso riduzione dei tempi-effettività delle garanzie- effettività delle sanzioni con conseguenze anche di carattere preventivo speciale e generale;


  4. rivalutazione del ruolo e della funzione del difensore in ogni processo, ed al di fuori di esso, nei circuiti di definizione alternativa delle controversie e nell’attività stragiudiziale;


  5. creazione di un osservatorio – cabina di regia centrale di verifica dei dati della giustizia completo, accessibile, trasparente, costantemente aggiornato e cogestito, con la partecipazione attiva dell’Avvocatura, che si accompagni all’avvio di un serio e moderno processo di monitoraggio e verifica sui meccanismi di acquisizione, allocazione e gestione delle risorse, umane e materiali, dell’amministrazione della Giustizia, e loro distribuzione sul territorio, comunque da affrontarsi non soltanto sulla base di aridi dati numerici, con l’affermazione di criteri di competenza e managerialità della gestione degli uffici, valorizzando il ruolo degli avvocati nei Consigli Giudiziari e nelle commissioni manutenzione;


  6. implementazione degli investimenti da destinare al settore Giustizia, con la previsione di un vero e proprio “bilancio Giustizia, che consenta di quantificare con trasparenza e precisione, e riversare poi integralmente sul settore, vista la situazione di emergenza da troppo tempo in atto, tutti gli importi che lo Stato incassa dai cittadini a vario titolo per l’esercizio della giurisdizione – contributo unificato, imposte di registro, bolli, diritti etc. – in una con l’affermazione di criteri di competenza e managerialità della gestione degli uffici;


  7. uso delle tecnologie nella gestione dell’amministrazione della giustizia (processo civile telematico, forme moderne di registrazione delle udienze anche civili, di creazione di fascicoli elettronici di tutti i procedimenti completi e consultabili a distanza dagli aventi diritto, ecc.);


  8. limitazione e razionalizzazione del ricorso alle magistrature onorarie, nell’ottica di qualificazione e razionalizzazione delle risorse, selezione, formazione, verifica dei requisiti per la permanenza nelle funzioni, incompatibilità e non ancillarità;


  9. riconoscimento del ruolo dei lavoratori della conoscenza nell’economia italiana e del loro contributo alla creazione del PIL, superando la concezione, tuttora vigente anche se ormai vetusta, che riconosce il ruolo di “parti sociali” (con dignità di considerazione, consultazione, parola e tutela) solo al mondo industriale e del lavoro dipendente, ponendo finalmente fine al dualismo imprese-Confindustria/lavoratori dipendenti-sindacati;


  10. riforma della professione forense e del percorso di accesso per consentire sviluppo e riqualificazione della figura dell’avvocato nella società e per realizzare e sancire i principi di rappresentanza democratica e di sussidiarietà nell’ordinamento professionale, con l’adozione di misure, a livello nazionale e decentrato, per il sostegno all’attività professionale e ai giovani professionisti, con particolare riferimento alle attività di formazione e di aggiornamento;


  11. rafforzamento e tutela dell’autonomia normativa e finanziaria della Cassa di Previdenza e Assistenza Forense, e garanzia della sicurezza sociale degli Avvocati italiani, obbligatoriamente iscritti;


  12. garanzia del rispetto delle peculiarità della professione forense, di rango costituzionale, riconosciute in virtu’ della specificità della funzione difensiva, anche nell’emanazione di norme di attuazione di direttive e/o trattati europei.

RITENUTA


l’opportunità di avviare non soltanto in sede nazionale, ma anche nelle sedi locali, ogni opportuna iniziativa tesa a coltivare lo spirito di collaborazione e costruzione comune tra tutti gli operatori del settore, manifestatosi in occasione della II Conferenza Nazionale della Giustizia dello scorso mese di ottobre,


DELIBERA INOLTRE


che i delegati Oua sul territorio si rendano promotori e coordinatori de:



a) la convocazione, su iniziativa dei Delegati Oua d’intesa con le rappresentanze istituzionali ed associative dell’Avvocatura a livello locale, di Assemblee distrettuali – o presso i singoli Fori – per l’esame e la discussione del “Programma giustizia” dell’Avvocatura, sottoponendolo alla approvazione delle forze sociali e politiche, e particolarmente di coloro che risulteranno candidati alle prossime elezioni nazionali;
b) la costituzione, presso i Tribunali, dei “Cantieri per la Costituente”, gruppi di lavoro e di iniziativa, con il compito di monitorare efficacemente le singole realtà locali e censire – ove esistenti – le prassi virtuose, individuare i principali punti di criticità, le carenze di organici e di risorse ed ogni altro dato utile a consentire la ricostruzione quanto più possibile attenta ed attendibile della situazione sul territorio. Detti Cantieri, ai quali saranno invitati a partecipare attivamente ordini e associazioni forensi, magistrati, dirigenti amministrativi e rappresentanze del personale, potranno altresì rappresentare il luogo ove raccogliere e confrontare utilmente spunti e idee per il perfezionamento del più generale Progetto Giustizia, che dovrà essere discusso ed elaborato in forma definitiva nell’ambito della Costituente. L’attività dei Cantieri dovrà infine caratterizzarsi positivamente anche per iniziative di novità, quali ad esempio la programmazione di incontri con le autorità amministrative locali, con le rappresentanze della cittadinanza, della società civile e del mondo produttivo, per attuare iniziative di trasparenza, istituire uffici di relazione con il cittadino, potenziare quanto più possibile sinergie e sforzi comuni per il miglioramento del sistema;


CONFERMA


lo stato di mobilitazione e di vigilanza dell’intera Avvocatura italiana, nell’interesse dei Cittadini e del Paese, affinché tutte le forze politiche non possano più eludere la trattazione prioritaria dell’emergenza Giustizia ed indichino quindi al più presto e con chiarezza le linee di intervento urgenti che intendono affermare a riguardo, nonché la loro effettiva disponibilità a dare vita ad un percorso di costante consultazione e confronto con tutti i soggetti che operano nella giurisdizione, e tra essi, in particolare, con gli Avvocati.