Delibera della Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane per l’inaugurazione dell’anno giudiziario ed astensione


La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane


premesso


-che la imminente cerimonia ufficiale di inaugurazione dell’anno giudiziario rappresenta ormai un rito vetusto, ripetitivo ed inutile, destinato alla liturgica e rassegnata elencazione dei mali, veri o presunti, della giustizia italiana;


-che tale cerimonia è destinata alla enumerazione di dati sul funzionamento della giustizia spesso parziali, incompleti ovvero presentati in modo tale da consentirne una utilizzazione strumentale da chi, all’interno o all’esterno dei settori del mondo giudiziario, ha interesse a sollevare allarmi incontrollati o a richiedere riduzioni delle garanzie irrinunciabili nell’ambito del processo penale;


-che, inoltre, dal rito annuale in questione , sebbene “rimodellato” recentemente, è sostanzialmente esclusa l’avvocatura, ed in particolare quella penale che ha il compito fra l’altro di rappresentare la funzione di controllo di legalità nel processo, in tal modo marginalizzandone l’apporto critico, tanto che, in definitiva, l’apertura dell’anno giudiziario si risolve nella esposizione sistematica ed unilaterale delle opinioni e delle prospettazioni provenienti soltanto da parte di organi statali;


-che, in tale ormai inaccettabile contesto, è da un lato opportuno esercitare uno stimolo critico per sottrarre la inaugurazione dell’anno giudiziario all’ambito delle mere lamentele e dall’altro garantire alla avvocatura penale uno spazio nel quale fornire ai cittadini, al mondo della giustizia, alla stampa, all’Accademia una esposizione di dati ed informazioni che solitamente sono ignorati, misconosciuti o in qualche caso sottratti alla conoscenza della pubblica opinione (ed in particolare le informazioni sulle cause effettive della lunghezza dei processi; sulle disfunzioni che si verificano nelle varie sedi giudiziarie italiane; sulle reali ragioni dei guasti del sistema giudiziario; sulla vera portata dei pericoli rappresentati dalla criminalità etc.);


-che, infine, anche per conferire aspetti propositivi a iniziative di tal genere, è necessario esaminare le reali ragioni del malfunzionamento della giustizia (troppo spesso strumentalmente ricondotte ad un presunto “eccesso di garanzie”) che risiedono invece nella carenza di strutture, di magistrati, di personale e di risorse, nell’uso non adeguato ed oculato di queste ultime oltre che, naturalmente, nella assoluta mancanza di progetti e riforme di grande respiro in materia di giustizia che dovrebbero essere propri di una grande democrazia liberaldemocratica.


Per tali ragioni


l’avvocatura penale non può che sottrarsi alla liturgia delle consuete manifestazioni d’apertura dell’anno giudiziario, cui si sente ed è ritenuta estranea, e valuta oggi opportuno, in chiave propositiva e critica, indire una manifestazione nazionale d’inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani che, dando spazio a plurime voci, sia fra l’altro destinata a fornire ai cittadini e ai mezzi d’informazione strumenti di conoscenza –anche di tipo statistico- sulle reali ragioni del malfunzionamento della giustizia e comunque a quelle situazioni che solitamente vengono trascurate o restano ignote, e ciò con riferimento all’andamento della giustizia penale sull’intero territorio nazionale.


In ragione di quanto sopra esposto, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane


indìce


a Roma, in collaborazione con la Camera Penale di Roma, la prima “Inaugurazione dell’Anno Giudiziario dei penalisti italiani” per il giorno 23 gennaio 2008, presso l’Aula delle Conferenze della Corte d’Appello Civile di Roma, piazzale Clodio, ore 10-14, e per lo stesso giorno


proclama


per le ragioni sopraesposte l’astensione dall’attività giudiziaria penale, anche per consentire agli avvocati di tutta Italia di prendere parte alla manifestazione di inaugurazione apportando il loro contributo. Tale proclamazione è effettuata nel rispetto di tutte le norme di legge e regolamentari, nonché del “Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli avvocati” così come recentemente riformulato e valutato come idoneo dalla Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4-01-2008 in relazione alla legge 12 giugno 1990, n. 146, come modificata dalla legge 11 aprile 2000, n. 83;


-invita a partecipare alla iniziativa, di cui saranno a breve diffusi il programma e le necessarie anticipazioni, tutti gli avvocati italiani, i cittadini, i magistrati, gli operatori del mondo giudiziario, gli esponenti dell’informazione affinché possano in tal modo manifestare la loro sensibilità ed il loro contributo critico e propositivo su aspetti, dati e questioni concernenti le reali ed effettive ragioni delle disfunzioni della giustizia italiana.
Roma, 9 gennaio 2008







Il Presidente
Prof. Avv. Oreste Dominioni


Il Segretario
Avv. Renato Borzone