Mozione Finale dell’Assemblea Straordinaria degli iscritti del 13 luglio 2006


L’Assemblea Straordinaria degli iscritti, riunita in Trani il 13 luglio 2006,


alla presenza dei rappresentanti e componenti del Consiglio dell’Ordine, dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, della Cassa Forense, della Fondazione del Consiglio Nazionale Forense e delle Associazioni Forensi nazionali e locali ( A.N.F- Camera Penale – Camera Civile – A.I.G.A. – Associazione Avvocati di Trani – Associazione Avvocati di Molfetta – Associazione Avvocati Andriesi – U.D.A.I. sez. di Barletta – Associazione Avvocati di Barletta “S. Casamassima” – Camera Giuslavoristi di Trani – Associazione Avvocati di Bisceglie – Associazione Avvocati di Ruvo di P., Corato e Terlizzi – Associazione Avvocati di Canosa di P., Minervino M. e Spinazzola – );


udita


la relazione del Presidente del Consiglio dell’Ordine in merito alla grave situazione creata dal D.L. 4.07.06 n.223, c.d. “Decreto Bersani” e alle iniziative adottate a livello nazionale e locale in ottemperanza al deliberato del 5 luglio 2006 dell’Assemblea Generale degli Ordini Forensi, alla presenza del Consiglio Nazionale Forense, dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, della Cassa Forense e delle Associazioni Forensi e della conseguente delibera in pari data della Giunta dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura che ha proclamato lo stato di agitazione dell’Avvocatura Italiana e l’astensione dalle Udienze civili, penali, amministrative e tributarie dal 10 al 21 luglio 2006, con convocazione dell’Assemblea Generale dell’Avvocatura per il giorno 21 luglio in Roma;


dopo ampia discussione e all’unanimità,


fa propria e ribadisce


la delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani del 6 luglio 2006, con la quale si aderisce al documento unitario approvato in Roma il 5 luglio 2006 dall’Assemblea Generale degli Ordini Forensi e si prende atto della conseguente delibera adottata dalla Giunta dell’OUA in pari data, contenente fra l’altro la proclamazione dello stato di agitazione ed astensione,


rinnova


le durissime critiche al provvedimento governativo già diffusamente espresse sia per lo strumento giuridico arbitrariamente adottato, sia per il metodo, inaccettabile per la mancanza di qualsivoglia concertazione o consultazione, sia per il merito, altrettanto sconcertante ed inaccettabile, motivo di grande preoccupazione in quanto privilegia una visione mercantile della professione e costituisce un subdolo inizio di un processo di graduale snaturamento dei principi fondamentali storicamente posti a base delle libere professioni e, in particolare, dell’Avvocatura e del sistema ordinistico;


rileva


che l’Avvocatura italiana, in detta circostanza, ha dato prova di grande compattezza di tutte le componenti istituzionali ed associative, reagendo con prontezza e adeguato vigore all’ingiustificato grave attacco a diritti del cittadino e prerogative dell’avvocatura costituzionalmente protetti;


auspica


che tale ritrovata coesione si consolidi in futuro per una sempre più incisiva azione dell’Avvocatura a difesa degli interessi generali e a tutela della sua funzione di rilievo costituzionale e sociale;


prende atto


della pressoché totale adesione  all’astensione da parte del Foro di Trani e delle iniziative di pubblicizzazione attraverso i media televisivi e la carta stampata, tempestivamente avviate dall’Ordine con la conferenza stampa del 10 luglio 2006, in occasione del primo giorno di astensione, alla presenza degli Organismi Istituzionali e Associativi partecipanti a questa Assemblea;


invita


le componenti istituzionali e associative del circondario a incrementare la attività di pubblicizzazione e di più ampia diffusione nei confronti della comunità sociale delle ragioni di interesse generale che sono a base della proclamazione dello stato di agitazione ed astensione, sensibilizzando, altresì, tutti i Parlamentari del circondario perché si rendano consapevoli portatori nelle sedi opportune delle motivate preoccupazioni dell’Avvocatura per la predetta violazione di diritti e prerogative di rilievo costituzionale e per la sconsiderata riduzione degli stanziamenti per la giustizia;


auspica


che la dichiarata disponibilità al dialogo dell’Avvocatura trovi pronta rispondenza negli Organi di Governo e si riprenda un percorso concertato che porti rapidamente alla organica riforma della professione e all’approvazione del nuovo ordinamento professionale;


esprime


apprezzamento ed ampia fiducia negli organismi istituzionali ed associativi nazionali che stanno adeguatamente provvedendo alla tutela delle ragioni dell’Avvocatura;


riserva


ogni ulteriore determinazione e iniziativa che dovesse rivelarsi opportuna in relazione al successivo evolversi degli eventi, disponendo che copia del presente documento venga inviata alle Autorità, Enti e Organismi interessati.


Trani, 13 luglio 2006








Il Segretario
Avv. Salvatore Pasquadibisceglie


Il Presidente
Avv. Bruno Logoluso