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Ansa ROMA – La prima sezione civile dell’ Ufficio del Giudice di Pace di Napoli ha condannato il ministero della Giustizia al pagamento del danno esistenziale per i disagi e lo stress causato ad un avvocato per i disservizi nell’organizzazione degli uffici giudiziari napoletani. Il ministero dovrà risarcire 500 euro di danni – stabiliti in via equitativa – e circa 300 di spese legali.

La sentenza è stata depositata il 18 gennaio scorso e conclude la prima di 33 cause analoghe intentate dallo stesso avvocato, Angelo Pisani, presidente dell’associazione “Noi Consumatori”, titolare di altrettante controversie nel corso delle quali si è imbattuto in particolari disagi e disservizi degli uffici giudiziari napoletani.

Nella sentenza il giudice Pietro Esposito Faraone ha accolto la richiesta di risarcimento del legale il quale ha denunciato, tra l’altro, che “nell’ufficio del giudice di pace di Napoli il tempo necessario per ottenere il rilascio di copie delle sentenze depositate, va dai 6 ai 12 mesi”, e per ottenere copie di un provvedimento in 6 mesi “é necessario pagare anche i diritti di urgenza“.

Il ministero, che si è costituito nel giudizio rappresentato dall’ Avvocatura dello Stato, aveva chiesto la “riunione” in un unico fascicolo delle 33 cause. Il giudice ha, però, respinto l’ istanza ritenendo che “ogni caso va analizzato singolarmente per verificare la fondatezza delle singole richieste”. Ed ha sottolineato che la domanda di risarcimento non necessita di particolari prove perché “il cattivo funzionamento, per la mancanza di risorse e di mezzi, delle cancellerie degli uffici giudiziari del giudice di pace di Napoli è fatto acquisito alla conoscenza della collettività, con tale grado di certezza da apparire incontestabile”.