Comunicato stampa


Ordinamento giudiziario: l’Oua in audizione in Commissione Giustizia


UNA RIFORMA NECESSARIA, MA UN’OCCASIONE MANCATA


Oggi è stata ascoltata dalla Commissione Giustizia una delegazione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana composta dal vice presidente Francesco Pensato, dalla componente della giunta esecutiva Anna Maria Introini, e dal coordinatore della commissione ordinamento giudiziario Piergiorgio Avvisati. Tema del confronto è stata la riforma dell’ordinamento giudiziario da poco approvata al Senato e in procinto di passare all’esame della Camera dei Deputati.


Michelina Grillo, presidente Oua, sentita la delegazione, ha reso questa dichiarazione:«La riforma dell’ordinamento giudiziario, ormai prossima all’approvazione definitiva, è l’ennesima occasione mancata per intervenire in modo organico e condiviso su un aspetto tanto delicato del nostro “sistema giustizia”: anche in questo caso un’insufficiente previsione di risorse, e un confronto basato solo su sterili contrapposizioni sta portando a risultati non soddisfacenti».


L’Oua su varie aspetti della riforma ha più volte mostrato le proprie perplessità: la previsione del manager distrettuale solo per 4 distretti di Corte d’Appello, l’assenza di interventi concreti sull’ufficio del giudice, sulla magistratura onoraria e sulle circoscrizioni giudiziarie, e ultimo, ma non per importanza, la mancata separazione delle carriere dei magistrati.
Si interviene sul sistema dei concorsi come era giusto che fosse, ma le soluzioni proposte non ci sembrano all’altezza dei problemi: il sistema individuato ci sembra farraginoso.
Positiva, invece, la previsione di un riconoscimento del ruolo dell’avvocatura nei Consigli Giudiziari, ma anche in questo ambito si poteva fare di più.


L’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana invita tutti a mettere da parte le polemiche, e a riaprire un confronto nei prossimi mesi per intervenire nella fase attuativa su quei punti della riforma che necessitano di correzioni.


Roma, 6 luglio 2005


Ufficio stampa
Marco Micciché
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