Deliberato dell’Assemblea in data 21 maggio 2005 in materia di Giustizia Penale


L’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, riunita in Roma il 21 maggio 2005,


manifesta


profonda contrarietà per la continua legislazione d’urgenza, occasionale e parcellizzata con la quale vengono modificati gli istituti processuali e sostanziali senza tenere in alcun conto i riflessi sulla funzionalità complessiva dell’ ordinamento ed i principi di organicità del sistema penale.


In particolare


stigmatizza


che la legge sull’ impugnazione di sentenze contumaciali si limiti ad una modifica del sistema di notifica del primo atto del procedimento, scaricando sul difensore la responsabilità del rintraccio dell’ imputato: compito, questo, che è specifico, invece di un esercizio dell’azione penale che rispetti concretamente i principi del contraddittorio e del giusto processo derivanti dall’art 111 Cost.


auspica


che il legislatore si occupi più organicamente della compatibilità del rito contumaciale con i principi del giusto processo, se necessario intervenendo sulla sospensione e prescrizione dell’azione penale.


manifesta


analoga preoccupazione per le reiterate contraddizioni sulle modifiche alla legge fallimentare e, in particolare, al reato di bancarotta.


Onestà intellettuale e razionalità impongono di chiedere al legislatore di inserire ogni eventuale proposta di modifica sul punto solo con la progettata riforma della parte speciale del codice penale e solo dopo aver approvato i principi dettati dalla parte generale in tema di dolo, colpevolezza, evento ed offensività della condotta.


Quanto alla legge di recepimento sul mandato d’arresto europeo


segnala


l’opportunità di prevedere termini certi per il completamento della procedura oltre a quelli già previsti per  il mantenimento del provvedimento temporaneo d’arresto , onde evitare il venir meno del procedimento per il semplice decorso del termine cautelare.